Matteo si sarebbe dovuto sposare quest’anno. Con la sua fidanzata aveva deciso in anticipo di raccogliere fondi per un centro di riabilitazione invece della classica lista nozze. Ma un drammatico incidente lungo la strada del Cerro aveva spezzato la sua vita, a 38 anni, nell’agosto dello scorso anno.
La raccolta fondi – a favore del centro ospedaliero di riabilitazione intensiva (Cori) di Passignano sul Trasimeno – è però stata realizzata lo stesso e sabato è arrivato il momento più toccante. Vale a dire la consegna alla struttura riabilitativa della donazione di strumenti e arredi effettuata in ricordo di Matteo Nulli.
La donazione al centro di riabilitazione
La donazione consiste in un seggiolone polifunzionale per il corretto posizionamento di pazienti con grave disabilità neurologica, due materassi antidecubito, tre tutori gamba-piede per favorire il recupero della deambulazione nei pazienti con disabilità neurologica e un armadio casellario ad otto vani con chiavi per contenere gli effetti personali dei familiari dei pazienti in isolamento.
I ringraziamenti
Il dottor Maurizio Massucci, direttore del centro ospedaliero di riabilitazione intensiva, ha ringraziato anche a nome della direzione aziendale della famiglia Nulli per questa “importante donazione che ci aiuterà a gestire al meglio le persone ricoverate in riabilitazione intensiva, in particolare quelli con grave disabilità neurologica”.
Alla cerimonia per la donazione hanno partecipato, oltre alla famiglia e a personale del Cori, anche il dottor Stefano Lentini in rappresentanza della direzione generale della Usl Umbria 1, il sindaco di Passignano Sandro Pasquali e quello di Marsciano Francesca Mele, che hanno espresso sentimenti di vicinanza al mondo della disabilità.