Rimane alta l’attesa a Spoleto per la 29esima edizione dell’International Dance Competition. Il più importante concorso italiano e tra i primi nel mondo riservato ai giovani talenti della danza, si terrà dal 28 maggio al 2 giugno 2020 nella prestigiosa sede del Teatro Menotti.
Il rinvio
La manifestazione, prevista inizialmente dal 30 marzo al 4 aprile è posticipata a causa della emergenza sanitaria internazionale legata al coronavirus, vedrà la partecipazione di circa 140 giovani danzatori provenienti da molte regioni italiane e da ben 13 paesi stranieri: Germania, Russia, Ucraina, Serbia, Lettonia, Bielorussia, Lituania, Giappone, Svizzera, Canada, Stati Uniti, Brasile e Paraguay.
L’International Dance Competition, è stato ideato dal manager della danza Paolo Boncompagni, insieme ad Alberto Testa, per tutti “il professore”, vera e propria icona della danza mondiale, scomparso nell’ottobre dello scorso anno.
E proprio alla memoria del grande danzatore, critico e storico del balletto, per molto tempo direttore artistico e poi presidente del Concorso spoletino, il general manager Paolo Boncompagni ha voluto dedicare una delle iniziative più importanti dell’International Dance Competition: il Premio Alberto Testa, riservato alle eccellenze coreutiche che verranno selezionate fra i migliori danzatori, coreografi, fotografi e direttori di scena del panorama internazionale.
La manifestazione spoletina è l’unica in Italia ammessa nell’International Federation of Ballet Competitions, un club esclusivo che annovera le 17 competizioni di danza più prestigiose al mondo tra le quali spiccano l’International Ballet Competition and Contest of Choreographers di Mosca, lo Youth America Grand Prix di New York e il Varna International Ballet di Bulgaria.
Il direttore artistico Irina Kashkova, sottolinea la missione primaria, fin dalla prima edizione, dell’International Dance Competition: la continua ricerca della qualità tecnica tra i giovani talenti della danza mondiale. Testimoniata anche dalla credibilità della giuria, composta ogni anno, da alcuni fra i più qualificati protagonisti della “sesta arte”, scelti fra i direttori dei teatri e delle accademie di danza.
Il premio più prestigioso del Concorso, il Gran Prix, destinato al ballerino più meritevole, verrà consegnato dall’avvocato Sergio Zinni, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto al termine della serata di gala, prevista al Teatro Menotti il prossimo 2 giugno.
Ogni anno la manifestazione spoletina assegna borse di studio per un montepremi di 30.000 euro. da spendere nei teatri più importanti del mondo. E i danzatori laureati a Spoleto ottengono di frequente ruoli prestigiosi nei corpi di ballo più qualificati. Come è accaduto ad Alessio Carbone, vincitore dell’edizione del 2001, oggi primo ballerino all’Opera di Parigi e a Timofej Andrijashenko e Claudio Coviello, primi ballerini alla Scala.
L’International Dance Competition vanta anche la paternità del Premio Internazionale Gino Tani per le arti dello Spettacolo, un riconoscimento conferito in passato ad artisti del calibro di Pina Baush, Carla Fracci, Roberto Bolle, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini e Eleonora Abbagnato.
La manifestazione è patrocinata da sempre, con convinzione, dall’amministrazione comunale.
L’assessore alla Cultura Ada Urbani l’ha definita, non a caso, “degna del brand Spoleto”. Per la splendida città dell’Umbria, l’International Dance Competition rappresenta infatti una voce fondamentale, non solo per l’alta valenza culturale ma anche per il turismo e per il marketing territoriale: nell’ultima edizione sono stati quasi tremila i pernottamenti in città di danzatori, accompagnatori e organizzatori dell’evento. Un ritorno economico che si può quantificare in una spesa diretta sul territorio di oltre 400mila euro.