Pistola elettrica (il cosiddetto taser) alla polizia municipale di Perugia, c’è il via libera dalla Commissione consiliare affari Istituzionali, presieduta dal consigliere Nannarone. Approvata a maggioranza la proposta presentata dal Gruppo Lega Salvini per Perugia per la modifica del regolamento comunale che disciplina l’armamento del Corpo di polizia municipale, al fine di introdurre appunto, pur se in via sperimentale, l’utilizzo dell’arma ad impulsi elettrici, il cosiddetto taser.
Mattioni: ecco perché serve
La proposta, come ha ricordato il capogruppo Mattioni, è uno dei punti della mozione presentata dallo stesso gruppo consiliare per la gestione dell’ordine pubblico in città e periferie e già approvata dall’Assemblea il 30 ottobre scorso. La legge (l’art. 19 del Decreto Legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito in Legge 1 dicembre 2018, n. 132) -ha spiegato-, prevede che, previa adozione di apposito regolamento comunale, è possibile dotare due unità appartenenti al Corpo di polizia municipale muniti di qualifica di agenti di pubblica sicurezza, in via sperimentale, di un’arma ad impulsi elettrici.
“Considerando – ha precisato Mattioni – che ad oggi permane l’esigenza sia di potenziare la capacità di intervento degli agenti di Polizia Locale, che di tutelare la loro incolumità in presenza di soggetti potenzialmente pericolosi, imprevedibili e di difficile gestione, abbiamo proposto di modificare il vigente Regolamento comunale”.
Mattioni ha, quindi, ricordato che la proposta ha ottenuto il parere favorevole del dirigente e che anche il governo nazionale si sta muovendo in questa direzione con l’emissione, lo scorso 27 dicembre, del bando per l’acquisto oltre 4mila taser e la redazione del decreto che ne disciplina l’utilizzo.
Il parere della Municipale
La comandante Caponi, presente alla seduta, ha confermato il parere favorevole spiegando che il nuovo articolo proposto a modica del regolamento esistente introduce in via sperimentale l’uso dell’arma ad impulsi elettrici, rimandando a successive normative e disposizioni che dovranno essere attuati a livello nazionale, così come è stato fatto anche in altri comuni italiani.
Perplessità sono state espresse dal consigliere di Idee Persone Perugia Croce rispetto all’introduzione dell’arma ad impulsi elettrici, sia dal punto di vista formale -come ha sottolineato, il Consiglio di Stato non si è ancora pronunciato sul tema- sia dal punto di vista dell’utilizzo, secondo lui caratterizzato da diverse contraddizioni.
Opposizioni contrarie
Di avviso contrario, invece, il consigliere Pici (Perugia Civica) che, anzi, ha evidenziato come le contraddizioni sottolineate da Croce sono presenti anche in un più normale uso della forza da parte degli agenti, che potrebbe avere comunque conseguenze più dannose per l’aggressore rispetto alla pistola a impulsi elettrici perché va ad agire sulle vie respiratorie. Al contrario, il taser si potrebbe prospettare particolarmente indicato nei casi in cui l’aggressore non riesce a calcolare la forza della propria azione, come ad esempio nei TSO.
Contrari si sono detti la capogruppo Pd Bistocchi e il suo collega di partito Zuccherini, che hanno ribadito che se è vero che il problema della sicurezza in città esiste, è vero e reale, è altresì necessario un approccio più serio e concreto, volto piuttosto a risolvere il disagio che sta vivendo la polizia locale di Perugia. Per Bistocchi e Zuccherini quella della Lega è una battaglia ideologica e strumentale, che parte da un approccio al tema della sicurezza repressivo e punitivo, “su cui -hanno concluso- il centro sinistra non può essere d’accordo.”
Ha, infine, invitato a considerare la sicurezza una priorità per la città, la capogruppo M5S Tizi, che sul tema in discussione ha annunciato “una cauta astensione”.
Merli: non è uno strumento di offesa ma di difesa
Lo stesso assessore Merli, intervenuto anch’egli in commissione, ha ribadito che il taser non è uno strumento offensivo, quanto piuttosto di difesa per fermare il malintenzionato, e si è detto favorevole a un percorso di sperimentazione, prospettabile anche in base alle rassicurazioni dal punto di vista regolamentare illustrate dalla comandante Caponi. Merli è quindi intervenuto sul tema del personale ribadendo l’attenzione costante da parte sua e dell’amministrazione sulle problematiche del Corpo, e l’esistenza di un confronto continuo con tutte le organizzazione sindacali, i dirigenti e gli agenti.
Al termine, la proposta di modifica è stata approvata con i 9 voti dei consiglieri di maggioranza (Nannarone, Mattioni, Valigi, Volpi, Casaioli, Pici, Ricci, Bonifazi, Befani), il voto contrario dei 3 consiglieri Pd (Paciotti, Zuccherini e Bistocchi) e 2 astensioni (Mori IV e Tizi M5S).