Porre fine al commissariamento del Partito democratico dell’Umbria, mettendo il partito nelle condizioni “di riacquistare la sua piena agibilità politica e organizzativa” dopo l’inchiesta sulla Sanitopoli perugina che ha portato alle dimissioni di Gianpiero Bocci da segretario (e membro) Pd e Catiuscia Marini da presidente della Giunta regionale, con conseguenti elezioni anticipate in autunno.
Il gruppo “dei 104”, tanti sono i membri dell’Assemblea che si appellano al segretario nazionale Zingaretti ed agli organismi romani perché mettano fine al comando, a queste latitudini, dell’uomo solo Walter Verini, ha indetto per sabato mattina una conferenza stampa.
Ma intanto anticipa le ragioni del proprio malumore. Nel vedere, in sostanza, che la campagna elettorale è nelle mani del solo commissario.
“Oggi purtroppo, anche dopo le più recenti e negative elezioni amministrative – scrivono – siamo costretti a constatare che nulla è cambiato mentre si riducono i tempi per mettere il Pd umbro nelle condizioni di far fronte nel modo più adeguato possibile alle imminenti sfide politiche ed elettorali che lo attendono. Prima che sia troppo tardi quindi, riteniamo di dover dissociare le nostre responsabilità di dirigenti del Pd dell’Umbria da coloro che, pur avendo la possibilità di attivare le procedure per ripristinare la piena vita democratica del partito, persistono nel sostenere una inadeguata, dannosa e inconcludente gestione commissariale“.
E aggiungono: “Ci preoccupa inoltre che gli stessi organismi dirigenti nazionali non valutino appieno le conseguenze negative che possono derivare dal mantenimento di una gestione commissariale – proprio in una delle regioni di più antica capacità di governo della sinistra e del centrosinistra – che delegittima l’azione politica del partito difronte alle altre forze politiche e a tutte le componenti economico- sociali della comunità regionale“.
Il Nazareno scioglie l’Assemblea
E la risposta del Nazareno non si fa attendere. Ma va nella direzione opposta di quella invocata dai “104”. Subito dopo la convocazione della conferenza stampa, infatti, l’agenzia Adnkronos batte la notizia, accreditata da fonti vicina alle Segreteria nazionale del Pd, che il partito sta predisponendo gli atti per lo scioglimento dell’Assemblea del Pd umbro. Messaggio: scordatevi in Umbria un’altra guerra tra correnti. D’altra parte, però, il fatto che si stia preparando lo scioglimento dà ragione a chi, sul piano formale, ritiene che il commissariamento abbia riguardato la sola Segreteria del Pd umbro.