Il congresso provinciale dei metalmeccanici della Cisl ha eletto stamani Gianni Scalamonti nuovo segretario della Fim Cisl di Perugia. Approvata la relazione del segretario uscente Adolfo Pierotti, attuale segretario generale regionale Fim Cisl Umbria. Presente il segretario nazionale Fim Anna Trovò. Solidarietà, equità, coesione sociale, sviluppo umano sostenibile: questi gli elementi alla base della relazione di Pierotti, che ha sottolineato “la necessità di intervenire con politiche in grado di favorire i fattori di competitività delle imprese che possano orientare la produzione di alto valore aggiunto, ma anche continuare a promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro ed esercitare tutte le azioni possibili al fine di migliorare le condizioni di lavoro. Bisogna liberare risorse – ha poi proseguito Pierotti – per realizzare un sistema di protezione sociale che possa consentire di estendere le tutele ai lavoratori che oggi ne sono sprovvisti”. Tra le priorità del segretario generale regionale Fim Cisl Umbria anche quella di sostenere gli accordi di riforme degli assetti contrattuali attraverso nuove regole, consentire una gestione più efficiente dei negoziati e di una più estesa tutela contrattuale, salariale e normativa. Riguardo alla grave situazione occupazionale del territorio, la Fim Cisl di Perugia invita alla concertazione, ad azioni mirate per migliorare un territorio che si sta impoverendo.
Sostegno al reddito – “Un sussidio economico di sostegno al reddito per tre mesi ai lavoratori e lavoratrici somministrati (ex interinali) interessati da sospensioni di lavoro e che non rientrano nei requisiti della disoccupazione ordinaria. Questi ultimi avranno un’indennità economica pari a 700 euro per sei mesi anche quando siano a fine mandato”. Sarà questa la nuova conquista, in fase di definizione, che interesserà la platea degli oltre 4 mila lavoratori somministrati a tempo determinato in Umbria. L’annuncio è stato dato nel corso del secondo Congresso Alai Cisl Umbria, Associazione della Cisl che rappresenta il lavoro atipico. Presenti al Congresso svolto presso la sede della Cisl regionale, il presidente nazionale Alai Cisl Ivan Guizzardi, il segretario regionale Cisl Umbria Claudio Ricciarelli e il presidente regionale Alai Cisl Umbria Maurizio Terzino. Molti i temi affrontati dall’associazione dei lavoratori atipici. “La questione dei contratti atipici o di somministrazione – ha affermato Guizzardi – diviene problematica quando permane nel tempo. E’ normale infatti che l’inizio dell’attività lavorativa avvenga attraverso forme contrattuali flessibili, ma la dignità del lavoro deve esistere da subito. La flessibilità deve essere un’opportunità per il lavoratore e per l’azienda e non una condizione di precarietà che permane nel tempo”. “L’importanza della formazione e di un moderno sistema di tutele sociali e previdenziali per questi lavoratori –ha poi spiegato Ricciarelli- diviene strategica: il lavoratore, attraverso le proprie competenze, deve poter passare da un’attività all’altra anche grazie ad un sistema di ammortizzatori sociali specificatamente predisposti. Solo così si potrà definire un sistema di lavori flessibili e che non si trasformi in precariato. A tale scopo –ha continuato Ricciarelli- dovrà essere irrobustito il sistema degli ammortizzatori sociali anche per gli oltre 30 mila Co. Co. Pro. presenti in Umbria con un accordo in fase di definizione a livello regionale nell’ambito dell’attuazione del recente Patto fra Stato e Regioni”. In quest’ottica di formazione importante sarà il ruolo dello Ial, ente di formazione della Cisl, che tra l’altro sta, in questi giorni, organizzando per i disoccupati un corso di formazione finalizzato all’acquisizione di competenze in contabilità e fiscale. A sottolineare l’importanza di questi corsi di formazione e di quelli organizzati dalle agenzie interinali per trasmettere conoscenze sui diritti dei lavorativi atipici è intervenuto il leader dell’Alai Cisl Umbria MaurizioTerzino, riconfermato presidente regionale. “Il lavoratore –ha precisato- non si deve sentire solo nella propria condizione: l’Alai, in particolare, anche con il suo sistema dei servizi resta l’associazione cardine a tutela dei lavoratori più deboli”.