Da qui alla fine dell’anno sono circa 8mila i posti di lavoro offerti dalle imprese presenti nella provincia di Perugia. Ed un terzo di questi posti sono offerti a giovani under 30. Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature; operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche; operatori della cura estetica: queste le figure più richieste dalle aziende del Perugino e più difficili da reperire secondo la Camera di Commercio di Perugia, che ha presentato i dati sui bisogni occupazionali delle imprese della provincia, elaborati dal sistema Excelsior, sino a dicembre 2018.
Dal mese di ottobre appena passato alla fine dell’anno il sistema delle imprese della provincia di Perugia prevede di attivare 8.140 nuovi contratti di lavoro, il 2,7% in più sullo stesso trimestre del 2017. In valore assoluto si tratta di 220 posti di lavoro in più. Le entrate al lavoro stimate nel solo mese di ottobre sono state 3.120, dato stavolta in discesa di 180 unità (-5,4%) rispetto a ottobre 2017.
Le chiamate arrivano dalle Pmi
Le assunzioni a tempo determinato, dunque a durata predefinita, prevalgono largamente su quelle a tempo indeterminato e di apprendistato: 69% le prime contro il 31% delle seconde. I settori più dinamici per quanto riferito ai fabbisogni occupazionali sono quelli dei Servizi, dove a ottobre in corso si concentra il 64% di tutte le entrate previste. In provincia di Perugia il lavoro nasce nelle Pmi con meno di 50 dipendenti: a ottobre di quest’anno 8 posti su 10 vengono proprio dalle imprese di queste dimensioni.
La rilevazione Excelsior sino a dicembre 2018 segnala una sostanziale stabilità nell’offerta di lavoro ai giovani sotto i 30 anni: 32% a ottobre 2018, 33% un anno fa. Al contrario sale l’offerta di posti di lavoro per profili High Skill (dirigenti, specialisti e tecnici) che passa al 16% dal 13% di un anno fa; resta alto tuttavia il gap che separa la provincia di Perugia dalla media nazionale attestata sul 22%.
La quota di assunzioni destinata ai laureati, si ferma a quota 9%, comunque due punti percentuali in più rispetto a un anno fa.