Vince, anzi ri-vince Castel San Giovanni, bissando il successo dello scorso anno e portando a tre il numero dei preziosi drappi in bacheca. Un numero ancor lontano dagli otto trionfi di Mercatello, ma che porta il rione bianco-giallo ad un livello almeno pari agli altri rioni.
Ride quindi Castel San Giovanni, chi invece non ride è Mercatello, che come solito è il rione di riferimento: un corridore fortissimo, probabilmente il più forte di tutti, una squadra di cervelloni molto preparata e veloce, la fortuna che spesso e volentieri gli arride … e non poco.
Sembrava così anche ieri sera: Mercatello fa una partenza sprint di quelle che sembrano ammazzare il gioco. Il suo corridore vince tutti i duelli, i cervelloni le azzeccano quasi tutti e la pallina da tre punti esce spesso e volentieri al momento opportuno. Mercatello prende il largo arrivando in poche battute alla casella n° 13 delle 25 totali, mentre tutti gli altri rioni nicchiano, con il solo Castel San Giovanni che resiste e prova a rimanere in gioco, sia pur distanziato di molte posizioni.
Ad un certo punto però la musica cambia e la fortuna gira le spalle a Mercatello: un pio di errori di troppo e la pallina da tre punti in occasione degli stessi, mettono i biancorossi fuori gara per troppi turni e così Castel San Giovanni ne approfitta e si riporta sotto.
Inizia una fase equilibrata della gara, con sorpassi e controsorpassi e quando sembra che uno dei due rioni possa involarsi verso la vittoria, la’altro si rifà sotto e lo scavalca.
Le caselle però sono sempre meno e Castel San Giovanni si porta a meno tre, il suo corridore vince la manche e così i bincogialli hanno il primo match-point che però sprecano malamente. Non ne approfitta Mercatello e Castel San Giovanni, appena rientrato in gioco ha subito una seconda chance che stavolta non sbaglia: vince la corsa, azzecca la risposta, becca la pallina da tre che gli permette di avanzare esattamente delle tre caselle che mancano alla conquista del Palio 2016 e vince in una esplosione di grida, lacrime, schiamazzi e sfottò.
La dedica ad Aura e Peppinello, personaggi storici del rione e di Castel Ritaldi, recentemente scomparsi, è automatica e tutta la piazza sia associa al sentito applauso.
Come di rito la serata finisce in taverna, con vincitori e vinti a festeggiare tutti insieme questa bellissima manifestazione.