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Ospedale, Fiaschini contesta gli allarmi del Tdm | La nota “Professionisti non autorizzati a parlare”

Redazione

Ospedale, Fiaschini contesta gli allarmi del Tdm | La nota “Professionisti non autorizzati a parlare”

Dopo il confronto tra Tribunale dei diritti del malato e il primario di Chirurgia arriva la nota del nuovo direttore generale dell'Usl 2 Fiaschini
Ven, 18/03/2016 - 15:53

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Nessun ridimensionamento dell’ospedale di Spoleto, ma anzi investimenti, soprattutto nel reparto di Chirurgia al centro dell’incontro del Tribunale dei diritti del malato e del primario Giampaolo Castagnoli. A spiegarlo è il nuovo direttore generale dell’Usl 2, Imolo Fiaschini, dopo la nota inviata nei giorni scorsi dal Tdm.

Sono davvero stupito della nota dai toni allarmistici – esordisce Fiaschini – del Tribunale dei Diritti del Malato di Spoleto rilanciata in questi giorni dalla stampa. Proprio il reparto di Chirurgia del San Matteo degli Infermi, infatti, è stato oggetto di recente di un ingente investimento da parte dell’Azienda in particolare con l’aggiornamento delle colonne laparoscopiche, l’acquisto di nuova strumentazione per l’attività chirurgica mininvasiva e di barelle per il miglioramento della logistica di trasporto dei pazienti dal reparto alle sale operatorie. E ancora, le frasi nell’articolo attribuite al dr. Castagnoli circa interventi migliorativi in corso relativamente al blocco operatorio, ovviamente già assolutamente in linea con le normative vigenti, sono evidentemente frutto di equivoco visto che i suggerimenti di percorso migliorativo dei pazienti, di pertinenza dei professionisti, e gli interventi effettuati sono rivolti solamente ad un ulteriore continuo ed inevitabile processo di miglioramento della struttura. Per quanto riguarda la ipotizzata riduzione di posti letto essa è da ritenersi assolutamente non veritiera né programmata dall’Azienda, non è ovviamente ipotizzabile nessuna trasformazione totale o parziale della Chirurgia in Medicina d’Urgenza con relativo depotenziamento dell’area chirurgica”.

Infine anche il “richiamo all’ordine” rivolto agli stessi medici, che non dovrebbero interloquire con associazioni o altri. “Per tale motivo – spiega Fiaschini – invito il TdM e qualunque altro soggetto avente diritto, anche allo scopo di tutelare l’immagine e la sostanza dell’Ospedale di Spoleto, nosocomio peraltro oggetto da diversi mesi di ingenti investimenti migliorativi anche a livello strutturale (Pronto Soccorso-Servizio Trasfusionale-Locali per ALPI), ad attingere notizie relative agli aspetti di programmazione dagli organismi deputati allo scopo (Direzione Strategica Aziendale o, all’occorrenza, Direzione di Presidio) che sono da sempre a disposizione per illustrare la programmazione generale e dettagliata dell’Azienda. Ciò in quanto singoli professionisti o operatori di qualsiasi qualifica non sono titolati o autorizzati a farlo, non essendo ovviamente a conoscenza di ogni aspetto della programmazione generale. I professionisti hanno invece a disposizione tutti gli strumenti a garanzia della autonomia gestionale e di programmazione relativa alla loro struttura, oltre ovviamente a quella professionale che gestiscono direttamente, nel percorso di negoziazione degli obiettivi e delle risorse legate al processo di budget annuale, processo già concluso per l’anno 2016 con la sottoscrizione concorde degli stessi”.

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