Domenica 2 marzo presso la parrocchia di San Francesco si è tenuta l'assemblea annuale della Società San Vincenzo de'Paoli di Terni, nel corso della quale è stato tracciato il resoconto dell'attività svolta a favore dei poveri e immigrati nel 2007 e dove si è insediato ufficialmente il neo eletto presidente Giancarlo Felicetti.
La San Vincenzo con costanza durante l'anno ha continuato la sua opera di assistenza materiale e morale ai poveri ed emarginati della nostra città. I 120 volontari (10 in più rispetto al 2006) sono organizzati in 15 conferenze, 14 parrocchiali e 1 a livello diocesano che svolge anche servizio di centro d'ascolto aperto tutti i giorni feriali. L'assistenza materiale si è esplicata nella distribuzione di generi alimentari, vestiario, mobili, contributi economici per pagamento di affitti, utenze, spese scolastiche e sanitarie, generi di prima necessità essenziali per garantire un'esistenza minimamente dignitosa. L'assistenza è stata fornita sia tramite la distribuzione diretta presso le sedi parrocchiali sia nelle visite nelle case, ospedali, case di riposo e ogni luogo dove si possa incontrare il fratello nel bisogno. Questa resta la modalità caratteristica e preferenziale dell'assistenza vincenziana. Il rapporto personale e costante con il povero facilita la conoscenza e fiducia reciproca, la condivisione delle sofferenze e quindi l'amicizia duratura. Infatti la S. Vincenzo cerca di formare con coloro che assiste un'unica grande famiglia senza discriminazioni di nazionalità, opinioni religiose e politiche Nel segno di questa amicizia nel 2007 sono incrementati i momenti di festosa aggregazione: compleanni e ricorrenze della vita di tanti che non hanno mai avuto chi facesse festa con loro, tombolate natalizie, pellegrinaggi… Il clou è stato il grande cenone della befana che ha raccolto circa 250 persone.”In occasione di questi avvenimenti collettivi siamo riusciti a coinvolgere direttamente quali partecipanti o indirettamente quali finanziatori o fornitori di beni o servizi, soggetti esterni alla nostra associazione che hanno dimostrato sensibilità alle problematiche che incontriamo: dopolavoro ferroviario, Fondazione CARIT, negozi i aziende, singole persone. Nel 2007 abbiamo assistito circa 2000 persone, gli italiani sono in leggera maggioranza; non vi è stato un aumento del numero rispetto all'anno precedente ma è aumentata la gravità dei casi. Abbiamo distribuito circa 500 quintali di alimentari provenienti sia dal Banco di Perugia che da collette organizzate in proprio nei vari supermercati”. Gli aiuti economici sono stati di circa 120 mila euro.
Tipologie delle povertà più diffuse incontrate nell'anno: solitudini soprattutto degli anziani, disoccupazione, malattie gravi, stranieri, famiglie di carcerati ed ex carcerati, tossicodipendenze, disabili fisici e mentali, famiglie monoreddito e persone senza fissa dimora.
“In tendenza con gli altri anni abbiamo riscontrato che le cause delle povertà economiche sono dovute alla mancanza di lavoro, al costo delle abitazioni sia in termini di affitti che di utenze (restano lunghe le file di attesa per ottenere una casa popolare), all'indebitamento delle famiglie per far fronte all'acquisto di generi di prima necessità, un ruolo importante lo giocano gli acquisti a rate perché non danno la percezione delle reali risorse di cui una famiglia può disporre. In questo ultimo anno abbiamo rilevato in aumento, come una delle cause primarie di indebitamento, il costo elevato delle spese sanitarie e cure mediche in famiglie che già a livello psicologico sono pesantemente provate”.