La conoscenza e la diffusione delle “buone pratiche” della sostenibilità ambientale sono essenziali per incrementare i flussi turistici verso il Trasimeno e gli altri laghi europei. Se ne è parlato venerdì scorso, all'hotel “Lido” di Passignano, alla Conferenza finale del progetto Slow Tour”, uno dei quattro progetti selezionati nel 2010 dalla Commissione Europea (Direzione generale Impresa e Industria) per realizzare “Reti della conoscenza per la competitività e la sostenibilità del turismo europeo”. Ente promotore del progetto è la Comunità Montana Trasimeno-Medio Tevere. Tra i suoi partner figurano l'Università degli Studi di Perugia (Dipartimento delle Scienze Economiche ed estimative), il Global Nature Fund, con la rete Living Lakes, e l’Università di Scienze Applicate di Breda, in Olanda. Nella conferenza sono stati presentati i risultati del progetto, in particolare un modello-pilota di sviluppo turistico per i laghi condiviso a livello europeo. Ad illustrarlo, dopo gli interventi del presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, e del sindaco di Passignano, Claudio Bellaveglia, dinanzi a una platea internazionale di esperti e operatori del settore, è stato l'esperto e consulente della Comunità Montana Massimo Canalicchio. Tra i primi prodotti del progetto, un “Manuale delle eccellenze del turismo lacustre in Europa”, comprendente tra l'altro uno specifico modello di valutazione di impatto ambientale per i laghi, una “carta del turismo sostenibile” e uno studio particolare sul Trasimeno e la Media Valle del Tevere. Tra gli sviluppi possibili del progetto figura un vero e proprio “Piano di azione per la sostenibilità del turismo lacustre”, incentrato sulla moltiplicazione nel territorio delle offerte a bassa incidenza ambientale. Gli argomenti sono stati poi approfonditi nel corso di due tavole rotonde, alle quali hanno partecipato, tra gli altri, oltre al dirigente della Comunità Montana, Louis Montagnoli, numerosi esperti provenienti da Università e Istituti di ricerca europei. Tra questi Antonio Boggia, dell'Ateneo perugino, Marion Hammler, presidente del Global Nature Fund e di Living Lakes, Paul Peters ed Eke Eijgelaar, dell'Università di Breda, Maria Attard, dell'Università di Malta, Helen Moriarty, del Nurture Lakelande Cumbria, e Isabel Torres Martinez, dell'Università del Bedfordshire.
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