Spoleto, il vescovo ai giornalisti "Allarme sociale, in mensa Caritas anche tanti spoletini" - Tuttoggi.info

Spoleto, il vescovo ai giornalisti “Allarme sociale, in mensa Caritas anche tanti spoletini”

Redazione

Spoleto, il vescovo ai giornalisti “Allarme sociale, in mensa Caritas anche tanti spoletini”

Sab, 26/01/2013 - 09:07

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Jacopo Brugalossi

La tradizionale giornata d’incontro tra l’arcivescovo di Spoleto Renato Boccardo e la stampa locale in occasione di San Franscesco di Sales, protettore della categoria, è stata l’occasione per fare il punto della situazione su alcune opere e progetti che riguardano da vicino l’attività della diocesi, prima fra tutti la mensa della Caritas.

Raddoppiati ingressi nella Mensa Caritas – Nel 2012 gli utenti sono praticamente raddoppiati rispetto all’anno precedente, segno evidente che le ricadute della crisi economica sono molto pesanti anche nella città del Festival. Per altro, se fino al 2011 ad usufruire del servizio era quasi esclusivamente la popolazione immigrata, ora “bussano” anche tanti spoletini: pensionati, giovani coppie con figli, famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Si rivolgono alla mensa non solo per un pasto caldo, ma anche per ritirare gli scatoloni con i generi alimentari di prima necessità che periodicamente vengono messi a disposizione dei bisognosi. Un allarme sociale, dunque, molto elevato, per cui c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Anche se, va detto, quando la diocesi ha proposto ai supermercati della città di concedere i generi alimentari in scadenza che non avrebbero più trovato posto sugli scaffali – e che invece sarebbero molto utili in mensa – solo uno ha risposto positivamente.

Incontro coi lavoratori – “E’ impossibile non accorgersi delle difficoltà di tenuta del tessuto sociale”, ha sottolineato monsignor Boccardo, che in periodo di visita pastorale sta avendo contatti diretti con tutte le comunità parrocchiali della diocesi, e la prossima settimana sarà in visita a quelle di San Martino in Trignano e Sant’Angelo in Mercole. Sarà l’occasione per incontrare, ancora una volta, i lavoratori della Ims/Isotta Fraschini, ma anche quelli del Gruppo Novelli e della Cementir. “Non spetta certo a noi trovare delle ricette contro la crisi, per quello ci sono istituzioni preposte – ha sottolineato il prelato – ma credo sia importante far sentire ai lavoratori tutta la nostra vicinanza, fargli percepire che condividiamo le loro preoccupazioni”.

Chiese di San Nicolò e San Filippo “vedono la luce” – Durante l’incontro si è parlato anche della situazione delle varie chiese e strutture del territorio ancora in attesa di una sistemazione definitiva. A partire da quella di San Giacomo, dove prima di far partire i lavori di ricostruzione è necessario bonificare la zona dai piccioni e dal loro guano, operazione di cui si dovrà occupare l’asl e che costerà la bellezza di 3mila euro. Potrebbe vedere presto la luce anche la nuova chiesa di San Nicolò, ferma all’apposizione della prima pietra nel 2007. “Il cantiere si bloccò per alcuni problemi del Comune con i permessi – ha detto monsignor Boccardo – ma ora è quasi tutto pronto per ripartire, manca solo il decreto della CEI che approva il nuovo finanziamento”. Il vescovo si è sbilanciato anche su San Filippo, per la cui riapertura ha addirittura indicato la data 26 maggio, festa del santo. “Ci piacerebbe che fosse inaugurata proprio quel giorno, anche se per ora non c’è nulla di certo. Ma siamo a buon punto, manca solo il pavimento”. Infine, un cenno al “Giardino dello Sport” di San Gregorio, su cui parecchi enti avrebbero già messo gli occhi. “Meglio andare per gradi – ha però invitato il vescovo – poiché la bozza di preventivo che abbiano richiesto si aggira intorno ai 400mila euro”. Ecco perché è probabile che il recupero delle varie strutture sportive, pista di pattinaggio in primis, avvenga per stralci.

Giornata della famiglia – Monsignor Boccardo ha concluso la chiacchierata con un cenno alle prossime iniziative della diocesi Spoleto-Norcia. Dalla festa di San Benedetto, con la fiaccola che sarà accesa a Norcia sui resti della casa del santo ed arriverà fino a Parigi (prima di rientrare in Italia passando per le diocesi benedettine di Subbiaco e Cassino); alla “Giornata della famiglia” del 28 aprile, quando piazza Garibaldi si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto sui temi della famiglia, della speranza e del futuro.

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