(Sa.Mi.)
E si torna a parlare di E45. Il tema è stato affrontato questa mattina in sede di commissione urbanistica al Comune di Perugia, con l’approvazione all’unanimità dell’odg presentato dal gruppo Pd. Una posizione bipartisan quindi sulla trasformazione in autostrada della dorsale centrale Civitavecchia – Orte – Mestre passante per il cuore verde. Un percorso quello della commissione iniziato lo scorso novembre ma “rielaborato” fino ad oggi proprio per ottenere il consenso sia di maggioranza che d’opposizione.
I residenti non paghino il casello. La commissione non ha trascurato l’aspetto che più preoccupava la cittadinanza, ovvero la necessità di prendere in esame forme di esenzione per gli utenti residenti nei Comuni interessati.
Tratto di Collestrada la prima urgenza. Nel documento si sottolinea che il tratto Collestrada – Madonna del Piano, funzionale sia alla trasformazione della E45 in autostrada, sia al “Nodo di Perugia”, venga considerato in ogni caso in maniera prioritaria. I dubbi della minoranza stavano nel fatto che inserendo il tratto di Collestrada nel progetto del “nodo” i tempi di intervento si sarebbero allungati, ergo la specifica nota che lo pone tra le priorità.
Si colleghi l’ospedale. Tra le necessità espresse anche l’inserimento del tratto Madonna del Piano – Corciano del Nodo di Perugia, nel progetto di trasformazione della E/45 in autostrada o, in subordine, il primo lotto funzionale dello stesso tratto tra Madonna del Piano e Sant’Andrea delle Fratte con diramazione fino a Via Trancanelli (Polo sanitario Regionale S.Maria della Misericordia). L’Esecutivo ha ribadito che il nodo di Perugia ed il relativo collegamento col polo unico ospedaliero rappresentano l’assoluta priorità per la regione dell’Umbria, tanto che ulteriori sollecitazioni in tal senso sono state avanzate recentemente al Governo Nazionale, come accaduto più volte in passato.
Si innalzino i limiti di velocità sul raccordo Perugia-Bettolle. Bisogna adeguare le caratteristiche strutturali del raccordo Perugia-Bettolle a quelle realizzate nel tratto Bettolle-Siena con conseguente adeguamento dei limiti di velocità a 110 km all’ora. Su questo sono tutti d’accordo, in particolare la richiesta era giunta dall’opposizione “in un contesto di assoluta sicurezza, i limiti più alti rappresentano un fattore irrinunciabile di sviluppo. Su questo punto occorre, dunque, fare uno sforzo collettivo importante al fine di uniformare gli attuali criteri illogici, rapportandoli ad un sistema di razionalizzazione dei limiti di velocità”.
Una strada disastrata. Su un punto non c’è stato nemmeno da discutere. Ovvero se per la Giunta “la situazione attuale della E45 è davvero precaria ed i collegamenti con le altre regioni non adeguati”, l’opposizione ha infierito “la E45 dalla sua inaugurazione ad oggi non è mai stata messa in condizione di garantire l’uso delle quattro corsie per via delle continue manutenzioni straordinarie, molto dispendiose. Chiaro che un’arteria, così come ridotta oggi, non serve e che, pertanto, si rende necessaria una profonda rivisitazione della strada, sì da poter assolvere alle funzioni preposte ab origine”.
