Sara Minciaroni
Una busta contenente tre proiettili è stata recapitata al sindaco di Tuoro sul Trasimeno Mario Bocerani.
La missiva è stata spedita al domicilio del primo cittadino, a trovarla nella cassetta delle lettere la moglie che inconsapevole del contenuto l'ha messa tra la corrispondenza del marito. Bocerani ha aperto la posta nel pomeriggio di ieri, avvisando poi immediatamente i carabinieri una volta scoperto il contenuto.
I proiettili- Una busta bianca con l'indirizzo del destinatario scritto a mano libera, all'interno un'altra busta ed un contenitore di cuoio che potrebbe somigliare ad un borsellino o ad un porta penne. All'interno tre proiettili presumibilmente di pistola. Nient'altro, né lettere o biglietti di rivendicazione. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e verrà analizzato dalla scientifica.
Le indagini- Si muovono adesso a 360 gradi le indagini dei militari della stazione di Tuoro coordinati dal maresciallo Giovanni Foglia e della compagnia di Città della Pieve del comandante Mario Milillo. Non si esclude nessuna ipotesi ma tutti cercano di non creare allarmismo.
Le parole del sindaco- “Speriamo che si tratti del gesto fine a se stesso di qualcuno che voleva soltanto commettere un atto eclatante e dimostrativo- ci spiega Bocerani- Non ho motivo di pensare ad altro. Certo non nego che la cosa mi lasci perplesso o preoccupato ma non ci sono gli estremi pensare di essere oggetto di un piano organizzato contro di me o la mia amministrazione”.
Le reazioni- E' certo che dal momento in cui la notizia si diffonderà non mancheranno messaggi di solidarietà e di vicinanza a Bocerani da parte di tutte le cariche istituzionali. Questa mattina, una volta ricevuto il consenso da parte degli inquirenti, il primo cittadino ha informato la sua amministrazione di quanto avvenuto. Nelle prossime ore è atteso un comunicato del capogruppo di maggioranza sulla vicenda. Intanto il vicesindaco Lorenzo Borgia ha espresso la massima solidarietà al sindaco ed alla sua famiglia, manifestando indignazione ” per un atto la cui gravità non va sottovalutata”
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