CasaPound, fango su Facoltà Unipg: “è arretrata”. Ma studenti e prof smentiscono - Tuttoggi.info

CasaPound, fango su Facoltà Unipg: “è arretrata”. Ma studenti e prof smentiscono

Redazione

CasaPound, fango su Facoltà Unipg: “è arretrata”. Ma studenti e prof smentiscono

Ven, 16/03/2012 - 23:35

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Carmine Gazzanni
CasaPound torna a far parlare di sé. Dopo le polemiche scaturite in seguito alla presentazione del libro “Quando lo Stato uccide”, promossa dall’associazione neofascista e tenuta nella sala consiliare del comune di Bastia Umbra (in barba a leggi nazionali e regionali), ora è l’Università degli Studi di Perugia oggetto delle critiche di CasaPound.
Il movimento universitario “Blocco Studentesco”, diretta emanazione dell’associazione di destra, ha preso di mira la facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo perugino. Sagome raffiguranti clave e scrittoi di pietra sono state posizionate all'interno della struttura universitaria. La singolare iniziativa è stata intrapresa da Michael Mocci, che già aveva fatto parlare di sé per la questione di Bastia, essendo leader di Casapound della cittadina umbra. Mocci, tuttavia, è anche consigliere di facoltà del Blocco, eletto nella lista di Rinascita Universitaria: “Per l’Università di Perugia – dice – nessuna evoluzione, si è rimasti all’età della pietra. Lettere è l’unica facoltà dell’ateneo dove si prenotano ancora gli esami su fogli di carta affissi in giro per le bacheche; siamo gli unici in Italia, e la colpa è innanzitutto dei docenti che non sanno nemmeno accendere un computer”. Secondo il Blocco Studentesco la piattaforma e-studium (tramite la quale gli studenti possono iscriversi agli esami) “ancora non viene utilizzata”.
Le accuse mosse dal giovane non sembrano, però, essere veritiere. “La facoltà ha grossi problemi, senz’altro. Ma non si può pensare sia colpa dei professori”, ci dice Laura, studente di Archeologia a Perugia. Le fa eco Gianluca che frequenta il secondo anno del corso di laurea in Lettere: “Certamente è vero che per alcuni esami bisogna prenotarsi su fogli di carta. Ma non è vero che non siamo affatto ‘computerizzati’: basti pensare alla biblioteca umanistica di recente apertura. Penso che sono poche le città che possono godere di una simile struttura”.
Ma sono soprattutto le parole del Professor Roberto Gatti, ordinario di Filosofia Politica e direttore della rivista “Cosmopolis”, a smentire Mocci: “Quanto affermato dal consigliere di facoltà non corrisponde assolutamente a verità. Noi disponiamo anche di un centro informatico ben fornito a disposizione di tutti gli studenti. Noi professori, poi, abbiamo tutti un computer nel nostro studio”. Per quanto, poi, riguarda la prenotazione degli esami Gatti precisa: “Già oggi è possibile iscriversi tramite il sistema informatico che l’università ha predisposto e personalmente io ho anche una pagina web tramite cui gli studenti possono sia iscriversi agli esami, sia consultare il materiale, sia leggere le lezioni che tengo”.
Parole che trovano conferma anche fra alcuni studenti di Filosofia che a Tuttoggi.info dicono che “è già da più di un anno che ci iscriviamo agli esami tramite internet”.
Insomma, la facoltà sembrerebbe essere meno “arretrata” rispetto a quanto prospettato dal Blocco. Problemi, tuttavia, ci sono. E vanno affrontati. È lo stesso Professor Gatti, d’altronde, che lo riconosce: “Certamente i tempi per migliorare le strutture si sono allungati data la restrizione dei finanziamenti da parte del Ministero. Non c’è ancora la disponibilità in tutte le facoltà di materiale didattico interattivo, ma non è colpa nostra. Per quello che riguarda la dotazione dei computer nell’università io credo, conoscendo poi la realtà italiana, che quale facoltà umanistica siamo al di sopra della media; negli ultimi tempi purtroppo, per colpa non nostra, sono stati ridotti i finanziamenti e alcune cose sono state inevitabilmente rallentate”.
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