Dopo l'assoluzione per i reati principali di cui era imputata per l'omicidio Meredith Kercher, Carlo Dalla Vedova, legale italiano di Amanda Knox, ha annunciato ieri di aver depositato un ricorso in appello anche per la condanna a tre anni di carcere (già scontati) per il reato di calunnia.
Il 3 ottobre scorso la Corte di Appello di Perugia aveva confermato 3 anni di carcere per la Knox (erano 2 in primo grado), ritenuta colpevole di aver calunniato il suo datore di lavoro Patrick Lumumba, indicandolo agli inquirenti come una persona coinvolta nell'omicidio della coinquilina inglese. L'uomo è risultato in breve tempo del tutto estraneo ai fatti. La Knox, in fase processuale, ha sempre dichiarato di essere stata “spinta” a fare il nome di Lumumba, nel primo interrogatorio durato circa due giorni.
“Amanda era confusa, sotto lo stress e la pressione dell'interrogatorio”, ha detto l'avvocato Dala Vedova. “E' stata assolta per omicidio, dovrebbe essere assolta anche per calunnia”.
Amanda Knox, 24 anni, vive nello stato di Washington.