Trasparenza, comunicazione, semplificazione e best practice europee portate nella pratica amministrativa della Provincia di Perugia al fine di migliorare i servizi ai cittadini. Questi gli obiettivi perseguiti dal progetto-ricerca titolato “Le buone pratiche tra amministrazioni locali e cittadini. Analisi delle più significative realtà europee”. Il progetto è stato presentato in conferenza stampa questa mattina, nel Palazzo della Provincia di Perugia. Presenti all’iniziativa congiunta della Provincia e del Dipartimento Istituzioni e Società della Università degli Studi di Perugia il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, l’assessore alle politiche comunitarie e programmazione negoziata della Provincia Donatella Porzi, il direttore del Dipartimento Istituzioni e Società dell’Università di Perugia Roberto Segatori, il supervisor della ricerca Paolo Mancini, la coordinatrice della ricerca Giuseppina Bonerba e gli attuatori della ricerca Enrico Carloni e Marco Mazzoni. “La Provincia ha già avviato un percorso di semplificazione – ha affermato Guasticchi – attraverso il decentramento amministrativo e la realizzazione degli sportelli polifunzionali, delle mini province nel territorio per dare informazioni e servizi con una ottimizzazione delle risorse, risposte in tempi più rapidi e risparmi per i cittadini in termini di tempo e di costi. Questa è stata una prima risposta della Provincia al progetto di semplificazione che si amplia con gli interventi di dematerializzazione, quindi eliminazione della carta, oltre che con incontri realizzati in videoconferenza, senza spostamenti onerosi dai territori. Con il progetto presentato oggi la Provincia vuole attivare un laboratorio sperimentale i cui risultati potranno essere estesi a livello nazionale attraverso uno specifico accordo con l’UPI – Unione Province Italiane – di cui mi farò promotore in qualità di Presidente dell’UPI Umbria”. Per Segatori si tratta di un valido esempio di progetto multidisciplinare, nell’ambito del Dipartimento Istituzioni e Società della Università degli Studi di Perugia, nel quale si incrociano gli ambiti della comunicazione, della sociologia, della giurisprudenza per dare significato e valore alla ricerca. Mancini evidenzia come gli enti semplificano, ma non comunicano; l’obiettivo è semplificare e comunicare la semplificazione. Quindi un primo livello di azione è quello di agire culturalmente sugli enti affinché la comunicazione diventi una prassi dell’agire organizzativo; un secondo livello è di “imparare a copiare” le buone prassi che altri paesi possono insegnarci e la Provincia di Perugia può entrare in un processo di semplificazione dei propri atti e procedure confrontandosi nell’ambito di un circuito internazionale. Come ha evidenziato Bonerba, da un esame comparativo risulta che mediamente gli iter amministrativi in Italia durano di più rispetto alla media europea, pertanto con questa ricerca si vuole analizzare, con un approccio comparativo, e proporre delle buoni prassi da introdurre nella Provincia di Perugia. Inoltre, i risultati della ricerca potranno essere di stimolo anche per la Regione Umbria che si appresta a legiferare in materia di semplificazione amministrativa. “Una costruzione partecipata di una Provincia efficiente – ha affermato Porzi – insieme alla comunicazione, alla trasparenza, ai diritti di cittadinanza, nonché alle tecnologie per l’innovazione sono tra i fondamentali obiettivi che l’Ente si pone in un’ottica europea e sono convinta che lo sviluppo della collettività si possa realizzare pienamente solo attraverso il confronto costante con altre realtà, anche extra-nazionali, con le quali creare un interscambio di esperienze e di buone pratiche”. “Le buone pratiche tra amministrazioni locali e cittadini. Analisi delle più significative realtà europee” è una ricerca che intende fornire una sintesi critico/interpretativa delle principali strutture, procedure e assetti istituzionali deputati a facilitare il rapporto tra cittadini e amministrazioni locali in alcuni paesi europei, oltre che in Italia, considerando di interesse prioritario la Germania, la Francia, la Spagna e la Svezia. Verranno indagate quattro aree principali: l’area dell’accesso e della trasparenza, le iniziative di burocratizzazione, l’attività di informazione, anche attraverso i media, e la partecipazione al processo decisionale. Con tale progetto, la Provincia si potrà dotare di un efficace strumento di comparazione tra le proprie attività e procedimenti a rilevanza esterna e altre esperienze europee, potrà migliorare la propria comunicazione istituzionale e perseguire un obiettivo di ammodernamento complessivo della propria struttura amministrativa e assicurare la massima trasparenza e credibilità all’azione pubblica. Per il Dipartimento Istituzioni e Società dell’Università di Perugia è l’occasione per un ulteriore approfondimento di tematiche ormai da anni oggetto di studi, analisi e ricerche, oltre che per ancorare ulteriormente le proprie attività di ricerca al tessuto socio-economico-istituzionale locale; inoltre, è la possibilità per i ricercatori di coniugare l’analisi teorica alle forme effettive che nelle realtà locali e in quelle europee assumono i rapporti tra cittadini e autonomie locali. Da questo agire congiunto tra istituzioni tutta la collettività può avere ripercussioni positive.
