Sembra esistere una speranza per gli studenti universitari di Perugia: è arrivata infatti la risposta dalla Regione Umbria, per tutti coloro i quali non hanno ricevuto in questa accademico la borsa di studio a causa del nuovo calcolo ISEE, l’Indicatore Economico utilizzato per determinare l’accesso alla maggior parte dei servizi statali, tra cui anche quelli del Diritto allo Studio. La Regione Umbria ha infatti stanziato, all’interno del Piano di Assestamento Finanziario approvato nella seduta del 24 Novembre, una quota aggiuntiva pari a circa 1 milione di euro di fondi per il Diritto allo Studio Universitario. La situazione potrebbe migliorare, quindi, per tutti quegli studenti che, a causa di una nuova rimodulazione dell’ISEE, si sono ritrovati ad essere più ricchi “a loro insaputa”, poichè di fatto si è andata ad accentuare la componente patrimoniale senza che la situazione economica reale degli studenti e delle loro famiglie fosse effettivamente mutata.
La Sinistra Universitaria UdU Perugia dà così notizia dell’accordo raggiunto. “Ci siamo mossi fin da questa estate sulla tematica attivando vari sportelli online, volti a raccogliere in tempo reale direttamente dagli studenti le informazioni necessarie per comprendere la portata della questione e ad organizzare le richieste di soluzioni. Abbiamo più volte e in più occasioni interpellato sia l’Università che la Regione per trovare una soluzione efficace ed immediata per l’anno accademico in corso, proponendo e approvando parallelamente in Consiglio degli Studenti una mozione per l’emissione di un bando per l’erogazione di 48 borse di studio dall’importo di 1000 euro circa, utilizzando i fondi destinati alle attività delle associazioni studentesche, in modo da tutelare il maggior numero di studenti esclusi dai servizi di Diritto allo Studio. C’è ancora molto da fare, soprattutto per il prossimo anno accademico, e in questo senso va la nostra proposta di rimodulazione della fasciazione delle tasse universitarie, sulla quale lo stesso Rettore Moriconi ha dimostrato la massima apertura. Esprimiamo soddisfazione per lo stanziamento in questione, che tuttavia potrebbe essere insufficiente a sanare il grave danno a carico degli studenti e delle famiglie. Ci impegneremo quindi nel monitorare al meglio la situazione, anche grazie al tavolo tecnico con i rappresentanti degli studenti che abbiamo richiesto e ottenuto dall’Università, affinchè la distribuzione di tali risorse possa avvenire nel modo più equo possibile”.
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