Trasporto notturno, Comune boccia proposta Bori - Tuttoggi.info

Trasporto notturno, Comune boccia proposta Bori

Alessia Chiriatti

Trasporto notturno, Comune boccia proposta Bori

Sette gli astenuti | Casaioli, "studenti si rivolgano anche alla Regione"
Gio, 21/01/2016 - 23:44

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E’ stato respinto dalla Commissione Urbanistica il progetto del consigliere del PD di Perugia, Tommaso Bori, sul servizio di mobilità notturna. Respinto per sette astensioni, 5 voti a favore (del PD e del M5S) e con il voto contrario di Fronduti.

Nello specifico, il consigliere Bori ha chiesto all’amministrazione di attivare la sperimentazione del servizio di Mobilità Notturna, in particolare nei fine settimana del periodo primaverile ed estivo, “migliorando i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, quelli dove sono presenti collegi universitari ed il centro storico“. Il tutto integrando il percorso della circolare notturna con i capolinea del Minimetrò. Bori ha anche proposto  di prevedere, come richiesto dalle organizzazioni studentesche, presenti alla seduta, una “circolare” che unisca di notte queste zone della città, “così da migliorare la mobilità di giovani e studenti, in particolare i fuorisede e i non patentati, garantendo anche maggior sicurezza e vivibilità nel centro storico e nei quartieri limitrofi“. Una necessità, secondo il consigliere, che sarebbe opportuno pianificare, anche tramite la riorganizzazione degli orari di funzionamento, l’apertura notturna del minimetrò nei fine settimana, alla luce del successo delle sperimentazioni per i grandi eventi. “Tali sperimentazioni – ha detto Bori nel presentare ai commissari l’atto – hanno dimostrato che, così facendo, i quartieri interessati si popolano e sono più vivibili anche oltre i normali orari, per cui favorire la mobilità notturna porterebbe a far rivivere il centro storico e i quartieri limitrofi, garantendo allo stesso tempo un miglioramento della fruibilità dello stesso centro e favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto ai veicoli privati”. Il progetto di Bori trovava il precedente in una proposta analoga già approvata dal consiglio comunale sei anni fa, ma mai realizzata e oggi tornata attuale di fronte a continue sollecitazione da parte delle associazioni studentesche. Un servizio, quello del trasporto notturno, che, ha precisato Bori, “su un bilancio comunale di 320 milioni di euro, costerebbe circa 120.000 euro annui”.

Buoni risultati sulla mobilità notturna erano stati raggiunti già negli anni ’90, come ha spiegato in Commissione l’ingegner Naldini: all’epoca le linee normali avevano orari lunghi, che andavano anche oltre la mezzanotte, per cui non si poneva la necessità di linee speciali. Con il tempo, tuttavia, il costo del trasporto pubblico – ha precisato Naldini – si è fatto sempre più ingovernabile per il Comune per cui si è reso necessario eliminare tutti quei collegamenti di secondaria priorità (notturni, ma anche festivi ad esempio), allo scopo di tenere in piedi al meglio i servizi quotidiani feriali diurni. Ma nel fine settimana, secondo Naldini, l’utilizzo dei mezzi e il rumore notturno del Minimetrò non avrebbe compensato il mantenimento del servizio. “Si sta cercando di far rientrare il trasporto pubblico nelle disponibilità ordinarie del bilancio comunale – ha concluso Naldini – e, rimanendo la situazione economica delle risorse ai livelli attuali, procedere secondo la proposta presentata significherebbe andare ad erodere il servizio diurno feriale”.

Al termine del dibattito, ha preso la parola l’Assessore alla Mobilità Cristiana Casaioli per ribadire che, di fatto, il comune si deve muovere entro questi numeri del trasporto pubblico: 13,5 milioni di euro, di cui 7,5 di risorse proprie e il resto quale contributo della regione. “Arriviamo – ha detto – da dieci anni di PUMS, che adesso va inevitabilmente rivisto perché in questi dieci anni la città e le sue esigenze sono cambiate. I km sono stati progressivamente tagliati, eppure i costi restano comunque alti perché sono tanti i fattori che vanno ad incidere sul trasporto. Condivido in pieno – ha continuato – e ne ho maturata in questo frattempo la convinzione, che il trasporto pubblico è una questione culturale, per cui dobbiamo impegnarci anche nel prossimo PUMS a promuovere iniziative di sensibilizzazione, perché questo è il momento giusto per questo tipo di cambiamento. Certo è che dobbiamo tenere conto di tutte le esigenze, dando la priorità a quegli spostamenti essenziali casa-lavoro e casa-studio, compatibilmente con le risorse a disposizione.” L’Assessore Casaioli ha quindi invitato i ragazzi a intervenire anche nell’ambito regionale per far sentire la propria voce rispetto ad una diversa e più adeguata allocazione delle risorse regionali, in modo da far si che le loro esigenze possano essere meglio soddisfatte.

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