Sviluppumbria, tagli per risanare / "Positivo il bilancio" della nuova agenzia - Tuttoggi.info

Sviluppumbria, tagli per risanare / “Positivo il bilancio” della nuova agenzia

Alessia Chiriatti

Sviluppumbria, tagli per risanare / “Positivo il bilancio” della nuova agenzia

Conti pubblicati online / Accordo importante con Sase per l'aeroporto / Marini "contro" il Sole24Ore
Mer, 02/07/2014 - 19:42

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“Sviluppumbria un anno dopo, 2013-2014”: i dati dell’attività della ‘nuova’ Agenzia sono stati presentati oggi pomeriggio, mercoledì 2 luglio, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia nel corso di una affollatissima iniziativa alla quale hanno preso parte la presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e tutti i soggetti imprenditoriali, sindacali e politici della nostra regione. Tra le fila dei presenti, anche il rettore Moriconi, l’assessore Bracco, membri della società civile. Un anno fa infatti cambiava tutto, con il preciso scopo di ridimensionare l’Agenzia e dare un input nuovo per lo sviluppo.

Il bilancio – Nella loro illustrazione il Presidente Gabrio Renzacci ed il Direttore generale Mauro Agostini hanno fatto il consuntivo di un anno di attività della nuova Agenzia Multifunzione regionale che si è mossa sulle linee e le funzioni previste dalla Giunta regionale che, nel giugno dello scorso anno, aveva ridefinito la mission, gli indirizzi operativi e la struttura organizzativa. I risultati, a loro avviso, erano già presenti al 40esimo anniversario di Sviluppumbria, durante lo scorso semestre. Un bilancio, inoltre, reso pubblico sul sito dell’Agenzia e consultabile da tutti, limpido e accessibile. “Vogliamo oggi fare un ulteriore passo nell’impegno di trasparenza e verificabilità assunto al momento dell’insediamento del nuovo management e pubblicamente ribadito in occasione del quarantennale della Società del novembre 2013, ha affermato il direttore Agostini. Il risanamento dei bilanci pregressi e la nuova attività dell’agenzia sono strettamente legati ed in questo anno di attività abbiamo cercato da una parte di rimettere a posto i conti, riducendo e razionalizzando sensibilmente i costi di gestione interni, e dall’altra parte di assolvere sempre al ruolo di volano e di aiuto per l’economia regionale in un periodo di crisi come quello che stiamo ancora vivendo in Italia. In un anno, ha aggiunto Agostini, abbiamo incrementato del 45 per cento, passando da 25 a 42 milioni, i fondi gestiti per conto di terzi, in gran parte fondi comunitari destinati alle imprese dell’Umbria. Notevole ha sottolineato Agostini, anche l’attività legata ai prodotti finanziari messi a disposizione del sistema imprenditoriale, attraverso il Fondo di ingegneria finanziaria (15 domande per finanziamenti da erogare per oltre 7 milioni di euro), il Fondo Microcredito (119 domande nel 2013 e 78 nel 2014 per circo 300.000 euro) ed il Fondo per la cooperazione (25 domande con finanziamenti già erogati per circa 2 milioni di euro ed un nuovo bando in uscita con una dotazione di un ulteriore milione di euro)”.

I tagli – Altri dati importanti da aggiungere sono quelli del risanamento: dimezzate le missioni, restano solo 2 auto a noleggio, due Fiat Panda precisa il Direttore Agostini, nessun pc di proprietà, annullate le consulenze, ridotti inoltre dell’80% i benefits. Tagli anche sulla vigilanza, sui buoni pasto e sulla telefonia. Così sembra essere stato compiuto il miracolo per Sviluppumbria, partita nell’ultimo anno con un debito di 730mila euro, che ha poi raggiunto un incremento del 45% con la stessa struttura, seppur profondamente modificata.
In questo anno Sviluppumbria ha assicurato circa 300 incontri di assistenza tecnica e assistito 35 progetti di impresa legati alla legge 12 del 95, mentre per la legge 21 del 2002 sono state istruite ben 256 domande nel solo 2013. E’ stato pubblicato infine proprio in questo periodo, il bando per il Fondo incentivi assunzioni over 30. Questi dati, ha concluso Agostini, ci fanno ben sperare per l’economia dell’Umbria che, secondo i dati recentemente diffusi da Bankitalia ha fatto registrare un calo degli investimenti inferiore al resto del paese ed ha visto crescere l’export, grazie anche e soprattutto alla dinamicità delle aziende imprenditoriali umbre”.

Punta di diamante sembra essere l’accordo con l’aeroporto di San Francesco e con Sase, per una concessione ventennale della struttura, grazie ad un investimento di 600mila euro l’anno. A seguire la collaborazione con 11 istituti di credito umbri, il fondo a garanzia dei giovani, il microcredito e il marketing territoriale. A Sviluppumbria è andata anche la gestione  del patrimonio territoriale umbro.
Le parole della Presidente – Il lavoro fatto in questo anni ha cercato di mettere Sviluppumbria nelle condizioni di poter favorire le politiche di sviluppo in Umbria, ciò sia attraverso una sua nuova ‘governance’, sia grazie alla ridefinizione della sua ‘mission’ che deve essere quella di sostenere e accompagnare iniziative tese allo sviluppo e alla nascita di nuove imprese”, ha affermato la Presidente Catiuscia Marini nel suo intervento. “Devo dire che in questo primo anno di attività questa nuova ‘rotta’ di Sviluppumbria è emersa con chiarezza. Come Regione abbiamo anche compiuto uno sforzo particolare per incrementare le risorse per le politiche al servizio dello sviluppo, accanto ad azioni per la razionalizzazione dei soggetti che operavano in questo comparto. Ora si apre per tutti noi, e dunque anche per Sviluppumbria, una fase fondamentale per lo sviluppo e per il futuro della nostra regione: quella che vede coincidere la fine della programmazione dei fondi comunitari del vecchio settennato, con la nuova fase 2014-2020. Si tratta di importanti risorse pubbliche che dovremo saper utilizzare per stimolare e favorire la crescita”. Nota di polemica si legge sia nelle parole della Presidente Marini che del Presidente Renzacci, mentre si parla delle classifiche uscite recentemente su Il Sole24ore che vorrebbe l’Umbria come la seconda peggiore regione per gli investimenti: eppure, affermano, secondo Bankitalia in Umbria il calo di questo credito è inferiore alla media nazionale, attestata intorno al 9%.

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