“Dopo la legge regionale di riordino delle Comunità Montane e dopo l'approvazione della legge Finanziaria 2008, potremmo dire senza mezzi termini che è finita l'esperienza della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano. Tutti aspettano l'ultimo atto della Regione, la quale dovrà dare seguito alla riduzione e all'accorpamento delle nove Comunità Montane presenti nella nostra Regione. Un accorpamento previsto per tagliare i costi anche dalla legge finanziaria. Tagli previsti in modo qualunquista dal governo di centro-sinistra (per fortuna oggi divenuto EX-GOVERNO), tagli che non hanno toccato però il più numeroso governo centrale della storia repubblicana. Una riorganizzazione delle Comunità Montane era doverosa. Questa doveva avvenire in modo serio, in modo tale che gli eventuali tagli non avvenissero solo per ragioni di cassa, ma in modo tale che gli enti montani si riappropriassero del proprio ruolo, quello della tutela del territorio montano. Certo troppo spesso negli ultimi anni, anche nella nostra Comunità Montana è venuto meno il proprio ruolo, si è preferita una gestione più predisposta all'immagine che alla valorizzazione del territorio montano. Prove inconfutabile è la promozione del nuovo sito, avvenuto come se fosse una scelta strategica in grado di cambiare le sorti del nostro Ente Montano. Non è così! Perché si promuove un sito internet nel momento che l'ente chiude? Forse per distogliere l'attenzione da problemi più seri? Ma come è fatto questo nuovo sito? Sarà utile al nuovo ente che nascerà?
Diciamo che non sarà utile, in quanto usa delle versioni HTLM e i FRAME non previsti dalla legge n° 4 del 2004. Cosa prevede la legge: “riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici”. Tale legge in particolare tutela e garantisce “il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione”. Se si usano versioni HTML e metotologie costruttive diverse da quelle previste dalla legge, diventa impossibile per un disabile visitare il sito ad esempio attraverso la televisione o magari l'utilizzazione della sola tastiera o altri strumenti semplificati. Quindi un sito probabilmente inutile e con dei vizi di forma!
Perché quindi realizzare un sito internet, se la Comunità Montana è destinata a sparire a breve? Sarebbe piuttosto giusto cominciare a parlare dei problemi che l'accorpamento dei vari enti montani creerà! Ogni accorpamento di norma crea degli esuberi, quando si comincerà a parlare di questi problemi? Anche in passato abbiamo detto che la partita più difficile si svolgerà per il ricollocamento dei 50 operai agricolo forestali, per i quali, non essendo dipendenti pubblici il contratto di lavoro prevede anche il licenziamento. Come Gruppo di Centro-destra nel consiglio della Comunità Montana, chiediamo che almeno questa volta in cui sono in gioco dei posti di lavoro, di evitare le solite logiche partitiche o campaniliste che hanno caratterizzato l'azione della giunta di centro-sinistra”.
I consiglieri Comunità Montana
GRANDONI Francesco
PROFILI Gianmarco
