“Silenti”, la nuova performance e installazione tessile di Thomas De Falco si terrà giovedì 22 giugno, dalle ore 21.30 alle 23.30, a Città di Castello. L’artista ha scelto di collocare il suo nuovo lavoro nell’atrio principale del Palazzo dei Priori, oggi sede del Comune, innamorandosene per la severa ed elegante architettura.
Tra i due imponenti pilastri ottagonali che sostengono le volte dell’atrio, si troveranno un uomo e una donna. A quest’ultima saranno collegati lunghi wrapping che, a partire dai capelli, si prolungheranno verso l’alto dell’architettura, mentre dalle mani e dalle braccia dell’uomo si estenderà una grande radice di scultura tessile verso la pavimentazione dell’atrio. I due performer, inizialmente rigorosamente immobili e ad occhi chiusi, si muoveranno impercettibilmente nello spazio scultoreo, per poi congiungersi tramite i wrapping all’antica architettura.
Questa materia tessile, che dà corpo all’installazione, è protagonista fondamentale della performance, e mezzo che l’artista usa per “dare vita e parola alla materia”, ottenendo una sintesi artistica tra corpo, tessitura e architettura.
In questo lavoro De Falco affronta il tema dell’incomunicabilità, intesa nel suo significato più universale. Come due linee rette e parallele, tra i due soggetti non c’è possibilità di incontro. Resta il silenzio, che dà titolo all’opera, ancor più amplificato dalla solenne architettura medioevale del Palazzo dei Priori. La performance sarà accompagnata dalla presenza di uno strumento musicale.
Il wrapping
La ricerca scultorea di De Falco sin dagli esordi è racchiusa in una particolare tecnica tessile, il wrapping, che consiste nell’avvolgere attorno ad un’anima di materia tessile altra materia tessile, creando forme che ricordano quelle delle radici degli alberi. Il rapporto con la natura per De Falco si concretizza nel momento in cui l’artista cuce delle foglie su dei quaderni: si tratta di un’operazione di studio e di ricerca, combinata all’uso del disegno, durante i quali fa nascere l’idea di quello che poi diventerà un arazzo, una scultura tessile o una performance ed installazione tessile. Nelle opere di De Falco, l’elemento naturale è quindi tramutato in forme di materia tessile che l’artista plasma a suo piacimento.