Provincie di Perugia e Terni occupate simbolicamente dai lavoratori / Assemblee in corso - Video - Tuttoggi.info

Provincie di Perugia e Terni occupate simbolicamente dai lavoratori / Assemblee in corso – Video

Redazione

Provincie di Perugia e Terni occupate simbolicamente dai lavoratori / Assemblee in corso – Video

L'iniziativa di Cgil e Uil " contro la distruzione di un patrimonio di servizi e di professionalità"/La presidente Marini riceve i lavoratori
Ven, 19/12/2014 - 12:07

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(Aggiornamento 13,22) – I lavoratori della Provincia di Perugia hanno fatto irruzione, stamane, nel Palazzo della giunta regionale per protestare contro le norme della Legge di stabilità contro le quali è in corso una mobilitazione in tutta Italia. Un centinaio di dipendenti, con bandiere dei sindacati, hanno occupato simbolicamente la sala dove alle 11.30 era in programma la conferenza stampa di fine anno della giunta. La rabbia è esplosa quando, proprio all’inizio della conferenza, alcuni dipendenti erano già fuori dal palazzo a urlare “vergogna“. La Presidente Marini ha a quel punto dichiarato:capisco la vostra protesta ma pensate ai 22mila umbri in cassa integrazione che a dicembre prendono lo stipendio di giugno. Voi almeno lo stipendio ancora lo prendete“.

Il nostro problema – hanno detto alcuni rappresentanti – è quello dei lavoratori delle Province di tutta Italia: se non cambiano le norme resteremo senza lavoro. Vi chiediamo di farvi promotori delle nostre ragioni nei confronti del governo. Altrimenti ne pagheranno le conseguenze i cittadini e le nostre famiglie“. La presidente Catiuscia Marini, dopo alcuni minuti, ha promesso un incontro con i lavoratori al termine della conferenza stampa.

Invito al rispetto dei 22 mila cassa integrati dell’Umbria“: così la presidente Marini quando nella sala sono arrivati le grida dei dipendenti della Provincia ancora all’interno di palazzo Donini. Con tono deciso la presidente, che aveva appena cominciato la conferenza stampa di fine anno, ha quindi invitato alla calma.
Questi atteggiamenti – ha detto Marini – non aiutano a portare solidarietà. Nessun dipendente delle Province ha perso un euro. Serve rispetto per i 22 mila cassa integrati“.

(Aggiornamento 12,21) –  In corso la protesta delle Rsu della provincia di Perugia che  prima della conferenza stampa della presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha visto qualche decina di lavoratori con le bandiere dei sindacati fare ingresso all’interno di palazzo Donini, sede della giunta.

“Chiediamo un impegno della Regione per farsi promotrice nei confronti del Governo su quanto succede in tutte le Province” ha detto uno dei sindacalisti, Angelo Scatena (Fp-Cgil). “Da domani questo disagio – ha aggiunto – diventera’ realta’ su scuole e ambiente”.”Con l’approvazione della Legge di stabilita’ questo Governo ha deciso di mandare a casa i lavoratori delle Province e di tagliare i servizi ai cittadini”, si legge in una nota delle rsu della Provincia di Perugia.

LA PROTESTA ANCHE A TERNI

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di Cgil e Uil

Il rallentamento subito nel percorso della legge 56 (legge del Rio) e le pesanti ricadute ad oggi previste in termini occupazionali e di servizi ai cittadini rispetto alla Legge di Stabilità per quanto riguarda il funzionamento delle Province saranno oggetto di analisi in due assemblee, organizzate dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil Fpl dell’Umbria, contemporaneamente nella Provincia di Perugia e in quella di Terni, per oggi 19 dicembre dalle ore 10 alle ore 12, che coinvolgeranno tutti i lavoratori degli enti. Le assemblee saranno accompagnate da un’iniziativa di mobilitazione, programmata in tutta Italia, che porterà all’occupazione simbolica degli enti da parte dei lavoratori.

La situazione che ad oggi si profila in relazione ai tagli previsti dal governo è pesantissima, sia per i lavoratori che per i servizi. Già sono state richieste alle scuole misure di razionalizzazione di luce, di riscaldamento e via dicendo, che incidono sul funzionamento stesso dell’attività scolastica. Non osiamo pensare cosa potrebbe succedere se questo territorio fosse interessato da una nevicata o se ci fosse un qualsiasi altro evento metereologico straordinario. Ad oggi i tagli annunciati dal governo italiano per il funzionamento di questi e altri servizi sono di un miliardo per il 2015, due miliardi per il 2016, tre miliardi per il 2017.

Quale idea di Stato, di servizi, di garanzie per i cittadini abbia questo governo, davvero non riusciamo a comprenderlo. In Umbria i dati di bilancio presentati dai due presidenti delle Province ci dicono che per la Provincia di Perugia si prevedono dai 15 ai 28 milioni di deficit per l’anno 2015 e per la provincia di Terni circa 8 milioni.

Il disegno che emerge è chiaro: la distruzione di un patrimonio di servizi e di professionalità.

Contro questa idea le scriventi organizzazioni sindacali indicono lo stato di agitazione che si articolerà con una prima assemblea di tutti i lavoratori in contemporanea oggi venerdì 19 dicembre e proseguirà nelle forme che si riterranno più opportune chiedendo non solo al governo nazionale un netto cambio di rotta sulle misure adottate dentro la legge di stabilità (per questo i sindacati chiederanno un incontro urgente ai prefetti di Perugia e Terni), ma anche un chiaro percorso di riordino istituzionale alla regione dell’Umbria.

 Video di Andrea Fioravanti

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