Una serie di rapine commesse da otto persone, tra cui una donna: vittime preferite gli anziani. I dettagli dell’operazione, condotta dal pm Paolo Abbritti, sono stati illustrati mercoledì mattina nel corso di una conferenza stampa. Gli arresti sono stati convalidati dal gip Maria Giangamboni. Otto le misure cauterari emesse: oltre alle cinque persone arrestate ce ne sono ancora tre ricercate. Nel carcere di Capanne, al momento, si trova rinchiuso il capo della banda mentre sono agli arresti domiciliari le altre quattro.
“La banda di malviventi – ha spiegato il questore Francesco Messina durante l’incontro con la stampa – si è resa protagonista di furti in appartamento nella zona di Passignano sul Trasimeno e rapine ad anziani condotte con modalità simili a Perugia e a Firenze. Parte della refurtiva è stata recuperata al cimitero di Colfiorito”.
Tra la merce ritrovata anche una collana del valore di circa 1.500 euro rubata con violenza ad un’anziana davanti alla chiesa di Case Bruciate a Perugia dove la donna era stata strattonata e spinta a terra, con conseguenze anche per il marito che intervenendo per proteggerla ha riportato un colpo al costato e frattura a una gamba. “Le vittime di questi furti vengono abbattute emotivamente” ha aggiunto il questore.
Le indagini sulla banda rientra nel progetto avviato il 1 dicembre 2016 e che si è concluso il 31 luglio, denominato “VOLEUR” che ha visto impiegati in sinergia reparti operativi e settori investigativi della Polizia. Tra gli obiettivi del progetto colpire i sodalizi criminali dediti ai reati predatori, composti principalmente da soggetti di etnia albanese, romena e, in parte residuale, italiana. Tale dispositivo, attuato per otto mesi, ha sinora condotto ad ottimi risultati. Il potenziamento delle unità operative sul territorio ha consentito l’incremento significativo delle persone controllate (24722) nonché dei veicoli (15747 grazie anche al dispositivo Mercurio) che ha avuto un sicuro effetto deterrente nella commissione della più frequente tipologia di reati predatori.
Il numero delle pattuglie impiegate coniugate ha consentito azioni mirate sulle aree maggiormente colpite. Qualche dato: 94 denunciati di cui: 23 dalla Squadra Mobile, 30 dall’Ufficio Prevenzione Generale, 41 dai Commissariati. 46 arrestati di cui: 23 dalla Squadra Mobile, 18 dall’Ufficio Prevenzione General, 5 dai Commissariati.
Al momento si registra una tendenza a perdurare nel calo dei reati di furti e rapine sul territorio, già in atto da tre anni. I dati più recenti, che devono essere consolidati, indicano una diminuzione, nel periodo dicembre 2016 – luglio 2017 dei furti in città del 10% , del 5% nel dato provinciale; per le rapine del 45% in città e del 37% nel dato provinciale.
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