Perugia 2015, restauro per il "Grande Nero" di Burri - Tuttoggi.info

Perugia 2015, restauro per il “Grande Nero” di Burri

Alessia Chiriatti

Perugia 2015, restauro per il “Grande Nero” di Burri

Giunta approva documento per Capitale Cultura | C'è anche il "Museo diffuso degli strumenti musicali"
Gio, 17/09/2015 - 10:35

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Perugia è Capitale della Cultura Italiana per il 2015. Vicenda ormai più che nota. Ciò che è meno chiaro, o che almeno si prova a carpire, quando si è ormai a tre mesi dalla fine dell’anno, è il modo in cui verrà speso il milione di euro, stanziato dal MiBACT come cospicuo premio di consolazione dopo l’elezione di Matera a Capitale della Cultura Europea (Siena, Lecce, Cagliari e Ravenna riceveranno il medesimo trattamento). Si sa, da determina dirigenziale, che gli 800mila euro finanziati con fondi ministeriali (i restanti 200mila provengono dal CIPE), sono stati versati da Roma lo scorso 9 luglio. La stessa determina stabilisce che i fondi CIPE serviranno come “contributi e sponsorizzazioni per manifestazioni varie” del bilancio 2015. La decisione su come spendere la fetta più grossa, dunque gli 800mila euro, veniva rinviata “a successive determinazioni dirigenziali“, e così “l’individuazione dei soggetti cui affidare gli incarichi connessi alla realizzazione degli eventi nel programma connesso al titolo di Capitale italiana della Cultura 2015”.

Perugia Capitale cultura 2015 / Premio di consolazione da 1milione di euro

Dunque  ieri pomeriggio la Giunta Comunale di Palazzo dei Priori si è riunita per l’approvazione di alcune misure che rientrano nel progetto presentato al MiBACT a suo tempo per Perugia Capitale italiana della Cultura 2015. Compaiono il restauro de “Il grande Nero”, opera del maestro Alberto Burri, e il progetto dell’Associazione “Arte & Musica nelle terre del Perugino” e dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione di un museo diffuso degli strumenti musicali. Si tratta appunto di interventi, collocati all’interno del programma dei tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali della città di Perugia, contenuti nel Documento unico di programmazione.

“Il grande Nero” – Situato all’interno della Rocca Paolina, l’opera dell’artista tifernate verrà restaurata grazie al contributo della Cancellotti Srl, che si è proposta per la sponsorizzazione dell’intervento. L’intervento, dovrebbe dunque essere fuori dai ‘fondi’ ricevuti dal Ministero, anche se parte del programma presentato. Un progetto di manutenzione straordinaria e di riqualificazione dell’area dove è situato, che arriva proprio per il centenario di Burri, e che dunque verrà realizzato con fondi privati, senza attingere agli 800mila euro del Ministero. Il Grande Nero fu realizzato nel 1980 per l’opera “Orti”, ideata per essere esposta nella Fabbrica di Orsanmichele a Firenze. Il ciclo era in origine composto da nove opere, tra cui anche quella della Rocca, poi donata dall’artista alla città di Perugia. L’opera, una scultura cinetica composta da sei elementi d’acciaio sovrapposti e verniciati in nero, dei quali il superiore è caratterizzato da una lunetta rotante azionata da un meccanismo elettrico, è attualmente in una situazione conservativa precaria, a causa di diffusi depositi polverosi e fenomeni corrosivi che, peraltro, hanno intaccato il meccanismo cinetico. Ad un’analisi degli esperti, risulta precario anche lo stato di manutenzione dell’area e dell’impianto illuminotecnico.

Tra i documenti, compare anche il progetto dell’Associazione “Arte & Musica nelle terre del Perugino” e dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione di un museo diffuso degli strumenti musicali, finalizzato, tra le altre cose, “alla valorizzazione del rapporto tra iconografia umbra ed antichi strumenti musicali anche attraverso un programma di eventi culturali rivolti ad ogni tipologia di pubblico, dagli studenti ai turisti, passando per gli studiosi ed appassionati della materia”. La prima parte del progetto, in particolare, sarà caratterizzata dall’adeguamento ed allestimento degli spazi del complesso di San Matteo degli Armeni. Del percorso individuato dalla Giunta, tuttavia, faranno parte anche la Domus Pauperum, su Corso Garibaldi, di proprietà del Nobile Collegio della Mercanzia, che ha investito ingenti somme nella riqualificazione dell’immobile storico e dell’area tutta: qui saranno posizionati gli strumenti di grande dimensione; i piccoli invece andranno ad occupare anche il Cassero. Per dare avvio al progetto, “strumento di valorizzazione del quartiere di Porta Sant’Angelo“, è intanto adibito a contenitore l’edificio a fianco della Chiesa di San Matteo degli Armeni, di fronte alla Biblioteca: collocazione che potrà anche dimostrarsi sinergica grazie alle attività formative che potranno essere organizzate in comune.

Resta poi ancora da capire come verrano spesi i fondi ministeriali. Da voci che si rincorrono tra i corridoi di Palazzo dei Priori e Palazzo Penna, in parte confermate anche da articoli comparsi sulla stampa locale, parte del denaro dovrebbe essere stata già spesa per la mostra “La percezione del futuro”, di Giuseppe Panza, aperta fino all’8 novembre; altra parte dovrebbe andare per l’organizzazione della sfilata medievale “Il Grifo e il Leone” che porterà il palio anche nel capoluogo umbro, tanto gradita quanto criticata “dal salotto buono di Corso Vannucci”.

©Riproduzione riservata

Modificato 0re 11.18

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