Omicidio di Terni, il profilo del killer / David morto tra le braccia degli amici "Dite a mamma e papà che gli voglio bene" - Tuttoggi.info

Omicidio di Terni, il profilo del killer / David morto tra le braccia degli amici “Dite a mamma e papà che gli voglio bene”

Luca Biribanti

Omicidio di Terni, il profilo del killer / David morto tra le braccia degli amici “Dite a mamma e papà che gli voglio bene”

La città, unita nel dolore, dà vita a fiaccolata di preghiera
Ven, 13/03/2015 - 20:26

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Aziz è uno dei tanti alias con cui si è fatto conoscere Aassoul Amine, nato 29 anni fa in Marocco, ritenuto dalla Polizia il killer di David Raggi. Il cittadino marocchino è arrivato la prima volta in Italia nel 2007, quando la madre si trasferisce in Italia e sposa un italiano, ottenendo così la cittadinanza italiana. A quel punto il figlio raggiunge la madre, ma la sua permanenza in Italia è macchiata da una serie di reati che vanno dallo spaccio ai furti e alle rapine, commessi nella regione delle Marche. Le forze dell’ordine dispongono l’espulsione per Aassoul Amine. Ma il giovane non perde le speranze e, nel 2014, rientra in Italia con uno degli sbarchi a Lampedusa. Chiede asilo politico, a settembre 2014, ma le autorità rigettano la sua richiesta perché priva dei requisiti necessari. Il 29enne allora, il mese successivo, decide di fare ricorso, e, come spiegato dal Questore, Carmine Belfiore, nella conferenza stampa di questa mattina, questo è il motivo per cui si trovava ancora sul territorio italiano; si è ancora in attesa infatti dell’esito del ricorso. Proprio il Questore avrebbe avuto un ruolo fondamentale nei momenti appena successivi alla tragedia. Belfiore si trovava infatti a Roma e, informato dell’accaduto, si è precipitato sul luogo del delitto, per parlare con i residenti della zona che, nel frattempo, erano scesi in strada in preda al panico.
Una condotta criminale e violenta, sfociata ieri notte nel tragico assassinio di David Raggi. Dopo aver creato il panico all’interno del locale perché gli era stata rifiutata la somministrazione dell’ennesimo drink, il 29enne è uscito dal locale. Il povero ragazzo ternano ha avuto il tragico di destino di incrociare lo sguardo del marocchino: “Che guardi?”. Neanche il tempo di reagire ed è scattato il fendente mortale alla gola.

Volontario dell’Oppa, David ha capito da subito che la sua situazione era critica. Ha chiesto agli amici di chiamare il 118 dicendo “Questa è un’emoragia arteriosa, non arrivo in ospedale”. Una tragica lucidità e una profezia. David è morto poco dopo rivolgendo i suoi ultimi pensieri ai genitori “Dite a mamma a papà e a Diego che gli voglio bene” – queste le ultime parole dette dal giovane morente tra le braccia dei suoi amici. “Un cuore d’oro e un sorriso contagioso” così lo ricordano le persone che lo hanno conosciuto. Sempre disponibile ad aiutare gli altri, una generosità messa a disposizione del 118, per cui prestava servizio come volontario. Figlio di un ex operaio Ast in pensione e di una donna impiegata in una casa di riposo, David era un ragazzo semplice, sereno e gentile. La città, ancora scossa dal dolore, si unirà questa sera in una fiaccolata di preghiera che partirà da Palazzo Spada e arriverà fino a Piazza Dell’Olmo, che, grazie all’iniziativa di alcuni locali, potrebbe essere intitolata proprio a David Raggi.

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