Hotel con fantasma, video esclusivo Ghostbusters in azione - Tuttoggi.info

Hotel con fantasma, video esclusivo Ghostbusters in azione

Sara Minciaroni

Hotel con fantasma, video esclusivo Ghostbusters in azione

Ecco che cosa hanno trovato a Spoleto. L'ideatore del progetto: "C'è una intensa attività paranormale ma nulla di pericoloso".
Gio, 19/03/2015 - 08:48

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“I fantasmi non esistono”. Lapidaria e rassicurante è la frase che ogni bambino spaventato si è sentito ripetere all’avventurarsi in un corridoio buio o prima di spegnere la luce al momento di coricarsi. Però secondo i quattro ragazzi romani che hanno fondato il gruppo I.P.I. Italian Paranormal Acrtivity, Gianluca, Alfredo, Andrea e Mattia, esistono fenomeni che vanno oltre il noto e loro ne vanno a caccia, per passione, ma mai per gioco, perché il loro approccio alla questione è assolutamente serio.

Di materiale in questo reportage ne vedrete molto. Ci sono foto, video e audio che i cacciatori di fantasmi ci hanno gentilmente concesso perché il loro viaggio alla ricerca dell’occulto li ha portati in Umbria e precisamente nei mesi scorsi a Spoleto, in un luogo già molto discusso: l’Hotel del Matto, poi Ipost Hotel. Un tempo gloriosa meta di vip, oggi abbandonato a se stesso, in pieno degrado. Edifici saccheggiati e sovente frequentati da vandali, spesso usati come teatro delle guerre simulate dagli appassionati di soft air.

Gianluca, che è la mente di questo gruppo di “ricercatori” di spiriti ci hanno raccontato la ‘visita’: “Siamo venuti in Umbria per svolgere l’indagine sull’Hotel del Matto di Spoleto, un’indagine molto interessante, la più prolifica in merito a risultati da quando svolgo questo pseudo lavoro; posso affermare che nell’hotel vige un attività paranormale molto intensa ma nulla di pericoloso, quel posto meriterebbe solo un’altra chance per bellezza e rilevanza. Un patrimonio simile non dovrebbe essere abbandonato in quello stato”. 

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Il racconto dell’indagine spoletina. “Abbiamo ricevuto la segnalazione da una ragazza che ha preferito rimanere anonima. Ci ha parlato di un posto stile Overlook, non so se hai presente l’Hotel di Shining, da brividi, appetibile per qualsiasi regista Horror, arroccato su una montagna e distante chilometri dai centri abitati”.

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Eravate al corrente delle leggende che riguardano il posto? “La ragazza del sito ci parlò di diverse leggende che circolavano su quel posto: costruito sopra un cimitero (per quanto ne sappiamo noi questo particolare non è esatto infatti, in quel luogo non sarebbe sorto un cimitero ma secondo“L’Umbria Manuali per il territorio” di L. Gentili, L. Giacché, B. Ragni, B. Toscano, l’eremo di Sant’Antimo, ndr), un posto maledetto, il proprietario era un pazzo e uccise diverse persone (anche di questo non vi è conferma, l’unico particolare relativo al proprietario dell’albergo riguarda il suo presunto suicidio, ndr). Ci fece notare l’avventura di alcuni ragazzi, i quali si erano avventurati qualche mese prima con spirito goliardico nel posto e avevano udito delle urla all’interno di una delle strutture. Entrati, non avevano trovato nessuno. Uscendo, avevano sentito di nuovo le urla, questa volta molto più forti. Spaventati, erano corsi via“.

Qual è stata la prima impressione al vostro arrivo? Giunti sul posto ci hanno accolto alcuni ragazzi dell’associazione Brigata Dark Angels, un gruppo che svolge tutt’ora Soft Air (guerra con armi finte) proprio all’interno dell’hotel. Gentilmente ci hanno accompagnato in un sopralluogo. Una stanza in particolare ha suscitato la nostra curiosità: nel terzo edificio una botola nel soffitto posta a circa tre metri di altezza veniva puntualmente chiusa dai ragazzi dell’associazione ma veniva altrettanto puntualmente ritrovata aperta al loro ritorno“.

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Il racconto dell’indagine, senza interruzioni. “Anche se era pieno giorno, erano circa le 17.30, abbiamo deciso di cominciare subito con i rilevamenti ai piani superiori del primo edificio data la vastità del luogo. Abbiamo setacciato l’albergo stanza per stanza, utilizzando il rilevatore KII ed il registratore a basse frequenze. Abbiamo effettuato un giro completo dei piani superiori per poi scendere al pian terreno. Lì Andrea ha visto per qualche istante una figura umana spostarsi da una stanza all’altra. 

Abbiamo deciso di piazzare subito una telecamera a infrarossi, cosa che si è rilevata fondamentale in analisi: nei video in nostro possesso si vede il fotografo Mattia che si sposta in un’altra stanza e si nota la sua ombra su una colonna. Ma al suo ritorno incredibilmente le ombre sono due, una molto lenta e l’altra velocissima… Abbiamo notato subito delle anomalie: il registratore con batterie nuove e cariche, dopo 46 secondi dall’inizio della registrazione era completamente scarico. Si udirono degli strani rumori, come una porta che sbatteva in lontananza.

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Nel terzo edificio, quello della famosa botola, abbiamo provato a far salire la telecamera a infrarossi e abbiamo catturato quello che a noi è sembrato essere un volto umano. Ma non avendo certezza della nostra affermazione abbiamo attribuito il fatto a probabile pareidolia, cioè un fenomeno istintivo umano che ci porta a vedere ad esempio un volto lì dove magari c’è semplicemente un riflesso. Abbiamo piazzato anche la telecamera ad ultravioletti con un oggetto esca, lasciando l’edifico completamente vuoto mentre proseguivamo l’indagine nella quarta costruzione. Qui abbiamo provato a porre delle domande e proprio ad una nostra richiesta: “fate un rumore se non ci volete qui” tutti abbiamo udito un forte rumore alle nostre spalle. Di ritorno al terzo edificio con nostra sorpresa le batterie degli strumenti piazzati precedentemente erano completamente scariche. Mentre Mattia si aggirava scattando foto, Andrea e Gianluca hanno posto delle domande dirette. Alla domanda di Gianluca inerente a chi avesse fatto uso della sua energia, con conseguente invito a ripetere l’azione nei confronti di un altro elemento qualsiasi del gruppo, lo spirito ha risposto “assieme”. In risposta alla domanda di Andrea su chi fosse la figura che aveva visto ore prima, abbiamo registrato una voce incomprensibile. Una voce, l’ultima catturata in questa indagine, si è rivolta a Gianluca dicendogli: “dottore stia in pace”. Mattia e Andrea hanno scattato delle foto apparentemente inutili. In analisi invece quello che è scaturito sono stati degli orbs e una manifestazione parziale di un’entità senza braccia né testa”.

©Riproduzione Riservata

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