Su Gesenu è fuoco e fiamme. La settimana è iniziata con alcune riflessioni del consigliere di Ncd Scarponi su Gesenu e sull’interdittiva che la investe, interrogandosi sugli scenari possibili dell’azienda. Ma l’opposizione su queste considerazioni del consigliere di maggioranza si dimostra preoccupata e, di risposta, chiede un’audizione rapida sul futuro di Gesenu a sindaco e ai vertici dell’azienda di rifiuti.
Sui social. Sulla questione si muove il consigliere di maggioranza Emanuele Scarponi, e lo fa sulla sua pagina Facebook proprio all’alba della settimana calda per le scelt del futuro sull’azienda. “La soluzione migliore sarebbe che il privato vendesse le sue quote a una società distante da lui, credo che questo potrebbe rispondere positivamente alle accuse mosse dall’interdettiva. Il Comune a quel punto rifarà uno statuto cercando di non rimanere sotto ‘scopa’ con il nuovo socio“. Ma, guardando alla possibilità di uno scenario che non chiuda la porta all’interdittiva, Scarponi, sfuggisse di impugnare la convenzione contrattuale con Gesenu – Gest e aprire un bando di gara a ribasso per smaltimento e raccolta dei rifiuti che “tenga chiaramente conto di una ricollocazione di tutti i dipendenti all’interno del nuovo gestore”.
L’opposizione. Secondo Pd e Ps, Scarponi tratteggerebbe prospettiva incerte “per l’azienda e per il ruolo del Comune nella gestione del servizio rifiuti”. Per questo si richiede l’audizione urgente dei vertici Gesenu e del sindaco Romizi “Tali dichiarazioni, se confermate dai rappresentanti istituzionali, aprirebbero prospettive e scenari preoccupanti per l’essenziale servizio di raccolta e lo smaltimento rifiuti nella nostra città e rappresenterebbero la pietra tombale per una importante azienda del territorio umbro, che rischierebbe di diventare appetibile ‘terra di conquista’ per attori da fuori Regione (portando alla perdita di funzioni direzionali non solo per Perugia ma per l’intera Regione)”.
Scarponi. La risposta del consigliere di Ncd non tarda ad arrivare. In una nota stampa arrivata nella serata di lunedì, Scarponi sottolinea ai consiglieri di opposizione come “La vicenda Gesenu, non é una vicenda che nasce oggi, ma che ha una storia, un percorso, e cercare ora di strumentalizzare un problema dando colpe a amministrazioni appena insediate che si é trovata a gestire un emergenza é riduttivo e ripeto strumentale“. Ma nella scarpa, il consigliere, ha sassolini per tutti: “Le mie sono esternazioni che qualsiasi cittadino un po’ più attento a ciò che accade attorno sta facendo”, insomma come a dire “la scoperta dell’acqua calda. Non rendersi conto di questo vuol dire non solo non avere visione politica, ma nemmeno stare a sentire i cittadini, i lavoratori… La strada insomma“.
