(Ge.Ri.) Si rafforza la collaborazione tra Azienda per il diritto allo studio universitario dell’Umbria e Amministrazione Finanziaria. Nella mattinata di oggi è stato, infatti, stipulato un nuovo protocollo d’intesa tra Adisu, Agenzia delle Entrate e comando regionale della Guardia di Finanza. L’accordo prevede che l’Adisu avviserà, sulla base delle informazioni acquisite nella fase istruttoria del procedimento di concessione della borsa di studio, le posizioni di soggetti che, in ambito familiare, sono caratterizzati da notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e le manifestazioni di capacità contributiva riscontrate. La segnalazione sarà redatta sulla base delle indicazioni fornite da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, che, da parte loro, forniranno assistenza all’Adisu per definire i criteri per l’elaborazione delle comunicazioni. “Negli anni è stato fatto un ottimo lavoro – ha affermato il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Gennaro Esposito – soprattutto sul fronte della deterrenza. Da quando, infatti, l’Adisu chiede agli studenti l’esibizione del contratto di affitto stipulato e regolarmente registrato per accedere alle borse di studio, i casi irregolari si sono drasticamente ridotti. Ciò permette di effettuare un salto di qualità nelle nostre indagini, e grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza sarà possibile colpire non solo il fenomeno delle locazioni in nero, ma anche quanti effettuano domande di adesione all’Adisu dichiarando bassi redditi nonostante tenori di vita elevatissimi. Il messaggio è chiaro: chi intende fare il furbo stia attento, perché vigileremo.”
“La stipula del protocollo – ha sottolineato Maurizio Oliviero, amministratore unico dell’Adisu – risponde all’esigenza di garantire la trasparenza e l’efficacia dell’azione burocratica, in riferimento alla necessità di accertare che le agevolazioni siano concesse agli studenti meritevoli e provenienti da famiglie bisognose, così come stabilito dall’art. 34 della Costituzione. Negli ultimi anni tale obbiettivo si è rafforzato soprattutto da quando l’Adisu, a partire dal gennaio 2005, ha avviato una soddisfacente collaborazione con la Guardia di Finanza, il Nucleo Spesa Pubblica e le Frodi Comunitarie, che ha permesso puntuali accertamenti sulle dichiarazioni dei redditi e del patrimonio riportate sui certificati Isee.”
Soddisfazione anche da parte del Generale Fabrizio Cuneo, comandante regionale della Guardia di Finanza: “L’iniziativa odierna – afferma – si colloca nell’ambito dello sviluppo e del perfezionamento della collaborazione tra l’Adisu e l’Amministrazione Finanziaria, già in atto da tempo. Lo scopo è quello di migliorare il flusso delle informazioni e di selezionare le stesse per arrivare ad interventi sempre più mirati verso casi di evasione sostanziale. Al tempo stesso, la sottoscrizione dell’odierno protocollo è concreta testimonianza della fattiva sinergia tra enti ed istituzioni, necessaria per azioni efficaci.”