Città di Castello, impianto di atletica sembra zona post apocalittica / Gli sportivi lanciano l’allarme / Foto - Tuttoggi.info

Città di Castello, impianto di atletica sembra zona post apocalittica / Gli sportivi lanciano l’allarme / Foto

Redazione

Città di Castello, impianto di atletica sembra zona post apocalittica / Gli sportivi lanciano l’allarme / Foto

Gio, 31/10/2013 - 17:16

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Da. Bac.

Fare sport è molto importante ed è per chiunque un momento di svago e fuga dal mondo caotico di tutti i giorni. Molto importante, però, è anche avere un luogo dove si possa passare il proprio tempo libero ed allenarsi al meglio. Il mondo dell’atletica leggera tifernate, infatti, da ormai molto tempo si lamenta di non avere uno spazio adeguato e, dopo alcune segnalazioni e lamentele da parte di alcuni sportivi che lo frequentano, siamo andati a vedere l’impianto “Angiolo Monti” di Città di Castello. In effetti non abbiamo trovato un ambiente accogliente né attrezzature appropriate.

Ingresso – A partire dalla cancellata d’ingresso, sempre aperto nonostante vengano indicati orari di apertura e chiusura, si scorge subito il degrado della piccola struttura arancio-gialla che contiene spogliatoi e magazzini. Le mura esterne di questa, scrostate e frolle, danno una sensazione di abbandono e incuria, accentuata dai vari calcinacci lasciati a terra. Il pavimento stesso è ricoperto di erbacce incolte che spuntano da sotto il terreno.

Spogliatoi – Spostandoci all’interno degli spogliatoi, anch’essi lasciati sempre aperti, abbiamo notato una differenza curiosa tra quello femminile e quello maschile: il primo è seminuovo, mentre il secondo, sicuramente più usato, presenta un soffitto ricoperto di scrostature e macchie dovute all’umidità; alcuni punti sono stati addirittura riverniciati senza aver prima scartavetrato il tutto. L’unico ingresso che rimane chiuso è quello principale, che porta alla sede e ai magazzini dell’impianto.

Pista – Scendendo sulla pista abbiamo notato come, anche questa, sia stata logorata dal tempo: numeri di corsia consumati, macchie di vario genere e bordi laterali scardinati dalle loro sedi. Intorno ad essa non si notano cose migliori, anzi: i grandi materassi del salto con l’asta sono rovinati e lasciano vedere la gommapiuma dell’imbottitura; l’acqua piovana, la sporcizia e le malerbe riempiono la cassetta d’imbucata della disciplina suddetta; la barriera mobile dei 3000 siepi è letteralmente divisa in due nella sua parte orizzontale in legno; la sabbia del salto in lungo è mal gestita e anch’essa piena di ghiaia ed erbacce.

Tribuna – Finito il giro del perimetro e avvicinandoci alla piccola tribuna, abbiamo notato anche dell’altro: vicino all’impalcatura dello starter, che di per sé non ispira stabilità, ci sono dei faretti non funzionanti, di cui uno spaccato, e delle prese di corrente scoperte esposte a qualunque intemperie. Arrivati di fronte alla tribuna notiamo che, nonostante tutto, solo due seggiolini sono divelti; purtroppo è ciò che c’è sotto la gradinata che ci ha lasciato un po’ perplessi: attraverso un pannello laterale facilmente rimovibile, infatti, abbiamo scorto cataste di mattoni e piastrelle, ferraglia di ogni tipo, un pneumatico e quant’altro. Proprio lì vicino un muretto è letteralmente spaccato in due.

Cosa vogliono i cittadini sportivi e altri problemi – Questo è quanto abbiamo potuto constatare nella nostra visita all’impianto, sollecitati da alcuni sportivi che chiedono e vorrebbero un immediato intervento per il loro luogo di sport. Alcuni di essi ci hanno detto che altri problemi, di altra natura, affliggono l’impianto: l’illuminazione scarsa e quasi assente, la mancanza di un custode che sia davvero presente e la conseguente scarsa sicurezza dovuta ai disagi suddetti, che riguarda non solo gli adulti ma anche i ragazzi, che spesso frequentano la pista. Inoltre, essendo gli spogliatoi sempre aperti, spesso molti ignoti vi si intrufolano dentro, alcuni pure per farsi una doccia gratis. Un ragazzo, che qui viene ad allenarsi la domenica mattina, ci ha raccontato di aver trovato spesso preservativi usati all’interno dello spogliatoio maschile.

“Il buco d’entrata” – Tutto questo potrebbe benissimo venir scongiurato richiudendo il grande buco nella rete vicino al cancello d’ingresso. Il grande foro, infatti, permette a chiunque di poter entrare e fare ciò che si vuole a qualunque ora della giornata, rendendo il regolamento appeso all’ingresso totalmente privo di senso. L’allarme degli interessati è stato lanciato, sperando che coloro che gestiscono il tutto possano attivarsi al più presto.

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