Si accende ancora una minima luce di speranza per la “sopravvivenza” del Cinema Eden di Città di Castello. La buona notizia viene proprio dal sindaco Luciano Bacchetta, a cui sono state chieste delucidazioni sul futuro incerto di questo storico luogo proprio nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, lunedì 29 settembre.
A riportare i timori dei cinefili e dei tifernati tutti, riguardanti le voci di una imminente chiusura della struttura, è stato il capogruppo del Pdl Davide Pazzaglia. Quest’ultimo avrebbe poi chiesto quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione comunale di fronte al rischio concreto di perdere l’unico cinema cittadino.
Il sindaco Luciano Bacchetta, fortunatamente, è stato ambasciatore di buone notizie: “Ho personalmente messo in contatto un grande operatore umbro con la proprietà del cinema Eden – ha dichiarato il primo cittadino – per rilevare l’attività o affiancare la proprietà nella gestione. Non sono ancora a conoscenza della risposta, ma se la trattativa non andasse avanti e il cinema non rimanesse aperto, l’amministrazione comunale si sentirebbe libera di fare altri passi in altre direzioni per poter assicurare la permanenza di questa possibilità in città“.
“Mi sembra doveroso attendere che ci sia un’evoluzione – ha aggiunto Bacchetta – per rispetto di chi ha garantito la presenza del cinema per tanti anni”.
Il cinema oggi – Il multisala tifernate, chiuso dallo scorso giugno, ha riaperto solo da giovedì 18 settembre, in occasione della proiezione di “Quando c’era Berlinguer”, film d’esordio alla regia di Walter Veltroni. Anche il politico romano, presente in sala durante la serata, al termine della proiezione, ha rivolto il suo personale appello alle istituzioni perché venga scongiurato, con ulteriori chiusure, “il progressivo depauperamento della cultura”. A testimoniare l’attaccamento della gente a questo luogo storico è stato anche il pienone di pubblico che ha riempito la “sala 1” in questo importante appuntamento.
Nonostante i rulli abbiano ripreso a girare, però, la programmazione di questi giorni propone un singolo film (non certo un kolossal) proiettato in un solo spettacolo serale e sempre in una delle due sale. La scarsissima, se non nulla, risposta del pubblico è più che prevedibile.
A ridurre così il principale cinema di Città di Castello sarebbero stati gli alti costi di gestione che la quasi 90enne proprietaria, Rosanna Mistruzzi, non riuscirebbe più a sostenere da tempo.
