Carcere di Capanne, in arrivo una drug room - Tuttoggi.info

Carcere di Capanne, in arrivo una drug room

Cristiana Mapelli

Carcere di Capanne, in arrivo una drug room

Sarà attivato un repartino detentivo ospedaliero per affrontare il tema caldo del corrieri della droga | Progressivo aumento dei detenuti
Mar, 03/10/2017 - 11:16

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Un bilancio sulle attività del passato, qualche numero e un progetto per il presente. Se ne è parlato in occasione del bicentenario della Fondazione della polizia penitenziaria al quale hanno partecipato gli agenti del carcere di Capanne e le istituzioni. Un’occasione in più per tenere alta l’attenzione sulla situazione del carcere perugino. Il comandante del reparto di polizia penitenziaria, il commissario capo Fulvio Brillo, lo fa numeri alla mano segnalando ancora una volta il progressivo aumento dei detenuti nella struttura. Infatti nell’anno 2016 risultavano presenti 293 detenuti, mentre alla data odierna risultano 383 detenuti.
Altro tasto dolente è il numero del personale impegnato nei vari ruoli. Al momento si parla di 223 unità, ma il Decreto del Capo del Dipartimento del 27 giugno 2014 ha stabilito, per il Nuovo Complesso Penitenziario di Capanne, la dotazione organica complessiva in 297 unità nei vari ruoli. Settantaquattro agenti in meno che pesano come un macigno. “In questi anni – ha proseguito Verini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera, a margine della celebrazione del 200 anniversario della Fondazione della Polizia, – Governo e Parlamento hanno dato alcune risposte concrete alle esigenze del Corpo, a partire dal tema dell’allineamento agli altri Corpi. Ne occorrono ancora altre, come quelle relative agli organici, alla formazione permanente, all’uso delle tecnologie, anche per far fronte ai compiti nuovi e delicati posti dalla sorveglianza dinamica“.

Drug room

Ma il dato interessante è quello relativo alle traduzioni, ovvero i trasferimenti da un luogo ad un altro, che nel 2016 sono state 758 traduzioni, di cui 107 nazionali, 92 regionali e 559 locali, per un totale di 1.099 detenuti tradotti.
Un lavoro, questo, che ha impegnato 2.594 agenti della polizia penitenziaria nei vari ruoli, delle quali 1.519 del locale Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, 992 del servizio interno e 83 di altri istituti penitenziari della regione.
Ed ecco il dato interessante e che tocca un argomento caldo: i corrieri della droga. 307 traduzioni sono state svolte per motivi sanitari, che rappresentano oltre il 40,5 % del totale, nei vari ospedali ed ambulatori dell’intera Provincia di Perugia, tra cui 34 con certificazione di estrema urgenza e 46 in urgenza entro le 24 ore, a cui – in 26 casi – sono seguiti ricoveri ospedalieri che hanno comportato l’immediato piantonamento dei detenuti, per diversi giorni consecutivi ed in alcuni casi anche con più detenuti piantonati contemporaneamente, per un totale di 760 unità di Polizia penitenziaria impiegate, delle quali 182 del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti e 578 del servizio interno.
Una novità, a Capanne, che prende in considerazione  tutti coloro che trasportano in corpo lo stupefacente evitando i controlli. Undici anni dopo la chiusura di quello nel carcere di piazza Partigiani, infatti verrà attivato il repartino detentivo ospedaliero che permetterà, in un’ottica di efficienza, efficacia ed economicità, un più razionale impiego di uomini, nonché di rafforzare la sicurezza complessiva, anche a vantaggio degli altri degenti e dell’utenza ospedaliera in generale, prevedendo persino un gabinetto per l’evacuazione di corpi estranei, meglio definito drug room. Una novità che per Verini “ha l’obiettivo di garantire una situazione migliore ben oltre la media degli istituti italiani. E questo grazie al ruolo del personale di polizia, degli operatori culturali e sociali, dei volontari e della Direzione” Il comandate capo ha voluto ringraziare il Procuratore Generale della Repubblica Dottor Fausto Cardells il quale, sin dal suo insediamento, ha consentito che le procedure amministrative in atto da diversi anni avessero una accelerazione, in perfetta sintonia con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria della Misericordia” Dottor Emilio Duca . La progettazione, nella sua fase esecutiva, consente di stabilire il completamento del repartino nei primi mesi del prossimo anno”.

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