Gli esami di maturità sono per antonomasia lo spauracchio di tanti studenti che nell'ultima settimana di giugno sono chiamati a concludere un ciclo di studi durato cinque anni. La formula per gli scritti è rimasta invariata dalla c.d. riforma Moratti, quindi, tre prove scritte spalmate su tre giorni. Prima prova, seconda prova, terza prova. A seguire gli orali. La prima prova è come sempre quella più sentita e sofferta. Sarà perché primo appuntamento di una serie di verifiche scritte, sarà perché con la prova di italiano si infrange l'ansia della più che nota 'notte prima degli esami', sarà perché le tracce che escono dalle buste del Ministero non sono, nonostante i tanti pronostici, mai certe.

La toto-traccia in effetti impazza già da qualche mese nei social networks, nei blogs e, vale la pena dirlo, anche nelle piazze, ultima roccaforte di una generazione sempre più digitalizzata. L'anno passato To® aveva suggerito agli ansiosi studenti alcuni argomenti, sia sulla base dei fatti che più avevano caratterizzato il 2007/2008, sia in base al tanto caro calcolo delle probabilità. L'obiettivo fu quasi centrato – due o tre tracce segnalate risultarono poi oggetto della prova d'esame. Anche quest'anno quindi vogliamo provare a dare qualche indicazione, ricordando e sottolineando che solo di ipotesi si tratta.

La prima traccia, l'analisi di un testo, che è anche la più complessa, verte da anni intorno ad alcuni autori: Montale, Dante, Pavese, Pirandello, Quasimodo e Saba. La direzione ministeriale dal '98 ad oggi non è mai andata oltre i letterati più noti. Senza azzardare è probabile che Montale, uscito lo scorso anno, non sia riproposto. Lo stesso non si può dire di Dante che è un abitué degli esami di maturità. Di Pavese si è festeggiato il centenario dalla nascita nel 2008 e manca all'appello di maturità dal 2001. Saba non esce da ben otto anni, Quasimodo da sette, Pirandello da sei. Svevo è atteso da lunga data. Attenzione anche al futurismo ed al centenario, celebrato nel 2008, della pubblicazione del Manifesto ad opera di Marinetti.

I saggi brevi, suddivisi in quattro ambiti – artistico-letterario, socio-economico, storico-politico e tecnico-scientifico – sono di difficile pronostico ma considerato il 2009 si può pensare ad argomenti come la crisi internazionale e le relative ripercussioni nella singole quotidianità, l'elezione di Barack Obama che ha aperto una nuova era, il boom degli invasivi social networks, la cultura della sostenibilità con annessi e connessi come: il patrimonio dell'acqua, le energie rinnovabili e la raccolta differenziata nuova e necessaria pratica di vita; infine la questione degli immigrati che tanto ha fatto discutere negli ultimi tempi. Temi più tradizionali sono invece l'amicizia, il legame con la terra natia, le rapide trasformazioni della società di massa ed, in generale, l'importanza della comunicazione. Infine una curiosità: il 2009 è l'anno del bicentenario dalla nascita di Darwin nonché ma anche l'anno dell'innovazione e della creatività; due tracce che potrebbero tornare utili nel quarto ambito dei saggi brevi.

La terza traccia di natura storica potrebbe riguardare organizzazioni internazionali come l'Onu, magari con riferimenti all'antenata Società delle Nazioni. Anche l'Unione Europea, l'evoluzione dei diritti delle minoranze, l'olocausto o un tema generale sul XX secolo, hanno tutti alte probabilità. Una curiosità: ricorre il trentesimo anniversario dalla caduta del muro di Berlino. Ma anche i 200 anni dalla nascita in Inghilterra del diritto d'autore (copyright), i 300 della 'prima volta' di Galileo Galilei con il suo cannocchiale o i 500 del primo carico di schiavi giunto a Santo Domingo dall'Africa occidentale.

La quarta è ultima traccia è di carattere generale e, salvo eccezioni, non ha mai brillato in originalità. Solidarietà, famiglia, la forza di internet, lavoro minorile, cultura della legalità, volontariato, perdita dei contatti umani, sono solo alcune delle possibilità che si celano dietro ad un tema di carattere generale che da sempre rappresenta un'ancora di salvezza per coloro che non hanno trovato niente di meglio nelle precedenti tracce.

In bocca al lupo, quindi, agli studenti chiamati alla prima, vera, grande prova di…maturità della loro vita.

(Chiara Fabrizi)

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