Commento Facebook su autovelox costa caro a vigile di Terni, scatta lettera di richiamo. A settembre commissione deciderà eventuale sanzione
“Chiedo scusa al dipendente comunale (si tratta di un vigile della Municipale, ndr) che si è trovato in una spiacevole situazione con i suoi superiori per aver commentato un mio post” – con queste parole il consigliere Emanuele Fiorini torna sul ‘caso’ del provvedimento disciplinare nei confronti dell’agente che avrebbe leso l’immagine dell’amministrazione comunale con un post su Facebook. Il vigile, infatti, lo scorso 4 settembre, aveva commentato un post del consigliere Fiorini (del 6 giugno, ndr) che richiedeva la documentazione rispetto a una richiesta di accesso agli atti sull’autovelox di via Lessini. Al dipendente comunale è arrivata una lettera di richiamo e, il prossimo settembre, si riunirà una commissione che deciderà se applicare eventuali sanzioni a carico del vigile, seguito dalla Uil.
Il post su Facebook su autovelox e il commento ‘incriminato’
Il 6 giugno scorso il consigliere Emanuele Fiorini scriveva su Facebook: “Autovelox via Lessini, o mi date i documenti o vi denuncia per omissione di atti d’ufficio. Avevate 10 giorni dalla richiesta di accesso agli atti, sono passati due mesi cara Dirigente della Polizia Municipale e ancora non mi sono stati dati, cosa avete da nascondere? Attendo ancora una settimana e poi presenterò un esposto alla Procura della Repubblica per omissioni di atti d’ufficio”. Sotto i vari commenti del post si legge anche quello del vigile che scriveva: “Perché dare l’ultimatum, fai solo il loro gioco”.
Fiorini “Sono l’antisistema”
“Se pensano di fermarmi punendo i più deboli, per colpire chi realmente non riescono né a smentire né a fermare, sappiano che è una strategia ridicola – continua Fiorini in una nota – Mi dispiace quello che è accaduto, non voglio immaginare che una persona si sia trovata in questa situazione perchè ha commentato un mio post, perchè alla fine il suo commento non ha in nessun modo leso l’immagine dell’amministrazione. È la stessa amministrazione ad aver leso da sola la sua immagine perchè in torto, ma se proprio vogliamo analizzare fino in fondo il commento del dipendente comunale, forse può essere accusato di aver leso il mio operato. Ma Fiorini, essendo l’antisistema vero, va fermato con qualunque mezzo, anche attaccando i più deboli. Questa volta però i Dirigenti e l’assessora Scarcia sono scivolati su una buccia di banana”.
Fiorini “Il Comune non perda tempo in cialtronerie”
“I Dirigenti da 100 mila euro l’anno dovrebbero pensare a questioni più serie – per esempio a chi, forse, ha causato un danno erariale all’ente – e non a scrivere cialtronerie del tipo che il contenuto del commento Facebook del dipendente comunale è: “lesivo del buon nome dell’amministrazione Comunale”. E questo è accaduto quando l’amministrazione aveva già commesso un abuso. A noi Consiglieri Comunali, infatti, a fronte di richiesta di accesso agli atti, devono fornire la documentazione entro 10 giorni mentre è accaduto che siano passati due mesi. Questo sarebbe il buon nome dell’amministrazione – conclude Fiorini – Ribadisco che se l’intento è di colpire i più deboli per colpire me, è una strategia ridicola, non mi fermerete”.