“Nessun candidato da sostenere. Anche perchè mi pare che Pd e Pdl non ne abbiano ancora espresso uno”. Sono le prime parole del segretario territoriale della Cisl, Bruno Piernera – anima e braccio (anche ‘armato’) di Ulderico Sbarra – in merito alla ormai avviata campagna elettorale. L’occasione dell’incontro è a margine della assemblea che ha eletto Adolfo Pierotti quale segretario regionale dei metalmeccanici della Fim.
Non ci sta, Piernera, a strumentalizzare o a veder strumentalizzato il sindacato. “Certo che possiamo parlare di elezioni” risponde secco alla richiesta di una intervista.
D’altra parte se a Spoleto il candidato alle primarie Cintioli ha potuto contare su una gran parte della Cgil, il suo diretto avversario, Daniele Benedetti, ha incassato la presenza dello ‘stato maggiore’ della Cisl.
Non vorrà negare che la Cisl ha comunque mandato un segnale? “Guardi, gli iscritti e gli attivisti sono liberi di andare dove ritengono più opportuno. Io ad esempio non ho voluto presenziare a nessuna delle due manifestazioni”.
Ma si sarà fatto un’idea dei due candidati del centro sinistra? “Sì che ce l’ho e anche ben chiara, ma non la dico certo a lei. Sono altre le cose che mi interessano”
Quali? “Ci sono tre punti sui quali presteremo attenzione: il programma, il progetto che intenderanno perseguire per l’Area Vasta e la questione morale”.
Per i primi due dunque bisognerà aspettare le proposte di Pd e Pdl. E sulla questione morale? “non credo ci sia molto da dire, mi pare che i partiti e movimenti che si sono dotati di un codice etico abbiano già detto e scritto abbastanza. Per me comunque sarà indispensabile che i candidati siano cristallini, di specchiata moralità, senza alcuna pendenza di fronte alla legge, credibili e senza conflitti di interessi. Non è poi così difficile individuare dei candidati con queste caratteristiche”.
Come mai… “Chiedo scusa per l’interruzione, ma riguarda la questione morale. E’ evidente che questa dicitura racchiude anche il massimo rispetto per l’elettorato. E’ una questione morale che chi ha ricevuto un mandato preciso dal popolo lo porti a termine fino in fondo e non pensi a nuovi incarichi che magari allungano la propria carriera politica. Chi fa questo, tradice l’elettorato e rischia di non risultare più credibile”
Si riferisce a qualcuno? “A nessuno, di nomi non ne faccio. Allora, voleva chiedermi?”
Dicevo, come mai a Foligno il sindacato è rimasto in una posizione più defilata relativamente alle scelte che i Partiti hanno fatto o stanno facendo? “Ma è evidente – ribatte Piernera –, se si svolge bene il proprio mestiere non c’è possibilità alcuna di registrare delle ‘incursioni’ esterne per quanto legittime. I vertici politici folignati sono molto più avanti di quelli di Spoleto. Su Nando Mismetti, ad esempio, il Pd ha trovato senza colpo ferire una quadratura. Son convinto che sarà altrettanto anche per il Pdl. E’ questo che fa la differenza con Spoleto. Foligno è una città, è una intelligenza che guarda al futuro. E lo fa talmente bene che si contrappone dignitosamente, a dispetto di una questione di numeri, alla stessa Perugia. Sia chiaro, Spoleto l’adoro, è insuperabile, è e resterà la mia città, ma la storia degli ultimi decenni ci sta penalizzando. E questo non è più tollerabile”