Non c’è aria di listone, come la tradizione di una certa parte di sinistra vorrebbe, per l’Altra Europa di Tsipras: “non manderemo qualcuno in ostaggio nel consiglio regionale”, hanno affermato questa mattina i suoi rappresentanti durante la conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Cesaroni a Perugia. Il programma, o il lori intenti, sono tutti votati all’aggancio europeo, dopo la vittoria di Tsipras in Grecia e alla stessa onda che sta travolgendo anche la Spagna con Podemos. Per ora c’è un solo nome, quello del Prof. Mauro Volpi.
La storia – “In questi stessi giorni, un anno fa – si legge nel loro comunicato – nasceva a Perugia il primo comitato l’Altra Europa con Tsipras, in risposta all’appello di Barbara Spinelli e di altri intellettuali (Gallino, Viale, Revelli, ecc..) Già allora la nostra scelta era chiara: per cambiare il corso delle cose, in Italia come nella nostra regione, era necessario guardare in alto. Politiche nazionali e loro riflessi locali dipendevano ormai dalle decisioni prese a livello europeo. Mentre la crisi infuriava e veniva curata con le medicine sbagliate (austerità, pareggio di bilancio in Costituzione, Fiscal compact), è diventato chiaro che, se volevamo sperare in un superamento delle politiche che progressivamente impoverivano il paese smantellandone lo stato sociale, dovevamo contrastare la governance europea e i suoi tutori internazionali (i mercati, il Fondo Monetario Internazionale…). E abbiamo riconosciuto nell’alleanza con le forze che sostenevano la candidatura di Tsipras a presidente della Commissione europea la via per perseguire queste finalità”.
La “valanga” Tsipras – In una corrente che vuole essere europea, ma non certo europeista, non certo alla Junker, si ispirano alle loro 5 giornate di lotta e governo, e guardano con preoccupazione a quanto sta accadendo in Ucraina. “I fatti ci hanno dato ragione, ed il recente successo di Tsipras nelle elezioni greche ha aperto in Europa nuovi scenari, suscitando un irrigidimento dei poteri forti ed un tentativo di isolare la Grecia che cercheremo di contrastare con la nostra solidarietà attiva; per questo saremo in piazza il prossimo 14 febbraio a Roma alla manifestazione nazionale dell’ Altra Europa con Tsipras”.
L’aggancio regionale – “Oggi è chiaro -continua la loro nota – ad un numero sempre maggiore di persone che per uscire dalle strettoie della crisi bisogna ridiscutere i debiti sovrani, rilanciare le politiche di protezione, ripensare il modello di sviluppo. E mentre gioiamo per la vittoria di Tsipras, ci apprestiamo a sviluppare, a livello nazionale e locale, il percorso costituente di un soggetto politico capace di unire tutti coloro che credono nei valori della sinistra e nei principi della democrazia”. Ora seguirà la stesura del programma vero e proprio, che presenteranno in una assemblea regionale aperta.
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