Unitre Spoleto commemora la figura del presidente Giovanni Clemente, recentemente scomparso - Tuttoggi.info

Unitre Spoleto commemora la figura del presidente Giovanni Clemente, recentemente scomparso

Redazione

Unitre Spoleto commemora la figura del presidente Giovanni Clemente, recentemente scomparso

Ven, 16/11/2012 - 11:01

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Il giorno 15 novembre c’è stata la commemorazione del Presidente Giovanni Clemente in occasione della lezione del dott. Agostino Lucidi. E’ stata scelta questa giornata, perché Clemente è stato molto vicino a Lucidi, si stimavano a vicenda ed esisteva tra loro una bella amicizia.

La Direttrice dei Corsi non avendo avuto la possibilità, in quanto non consentito durante le due cerimonie funebri , di dedicare gli scritti preparati per quelle occasioni, li ha presentati ai Soci Unitre in questa giornata.

I testi:
6 luglio
Giovanni, te ne sei andato silenziosamente ed hai lasciato un gran vuoto nella nostra associazione. Dopo il grande dolore iniziale per la notizia di tanto evento, riappare ora il tuo viso sereno, il tuo animo gentile, l’amico, la persona amante della cultura, l’ uomo di grande memoria e di spessore morale, l’uomo che arrivò a Spoleto più di 50 anni fa e l’ha amata, studiata. Ti piaceva dire che eri uno spoletino di adozione, amavi confrontare la Spoleto degli anni 50 a quella di oggi, conoscevi la storia della città ed eri orgoglioso di fare da guida e spiegare agli altri le tue conoscenze. Sempre sorridente affabile con tutti, eri un collante importante per noi, insostituibile. Negli ultimi tempi sorridendo e mettendo tutti di buon umore amavi dire che noi soci Unitre siamo “diversamente giovani” . Non ti dimenticheremo facilmente
Angela Fedeli (Direttr. Corsi)

19 ottobre, Chiesa di Loreto
A Giovanni
Il 18 ottobre alle 16 si è inaugurato l’anno accademico 2012/2013 ma tu Giovanni, nostro Presidente, eri il grande assente, era palpabile l’emozione durante il minuto di silenzio, per le parole dei relatori intervenuti e che ti hanno ricordato come cittadino emerito, amante della tua Spoleto, per le parole commoventi di tua nipote che ti ricordava da nonno affettuoso quale tu eri e per il tuo posto ora vuoto. Abbiamo ripercorso mentalmente in silenzio il nostro cammino insieme, quando tu, per amore di Spoleto, per amore dell’Unitre hai accettato nel maggio del 2006 la nomina a Presidente in questa associazione, che ti ha visto sempre presente in prima linea, con il tuo viso rassicurante, sempre disposto al sorriso, alla comprensione, all’aiuto. Il tuo parlare, la tua saggezza era rassicurante per chi ti stava vicino. Ci manchi. Personalmente, a 3 mesi di distanza dalla tua dipartita, posso dire che la tua presenza nei consigli, nelle conferenze o durante i vari momenti associativi mi ha sempre dato coraggio a continuare, perché hai sempre trovato lodevole il lavoro dei collaboratori ed il mio in particolare, accogliendo con entusiasmo qualsiasi proposta avessi io presentato. Mi era di incentivo la tua approvazione. Ora mi sento sola senza il tuo assenso, senza il tuo sorriso buono. Ti ho stimato in molte occasioni, ricordo quando hai presentato le tue due conferenze preparate con cura e come un bambino hai chiesto in anteprima la mia opinione o quando trovandoci un giorno in difficoltà per l’assenza inaspettata di un relatore, hai tenuto in estemporanea una lezione di Storia, salvando la situazione per noi imbarazzante ecc, infine in questo anno quando avendo tu imparato a mandare la posta elettronica hai iniziato fattivamente a lavorare con me per il sito (gennaio 2012)
Potrei continuare parlando dell’uomo studioso e della sua prorompente cultura che emergeva in ogni occasione, della sua grande disponibilità all’ascolto, delle grandi doti umane, dell’uomo che aveva raggiunto mete ambite nel campo lavorativo, ma penso sia sufficiente questo oggi per salutarlo ancora. Chiudo questo saluto con le parole di Irma Re, presidente nazionale che concluse la sua missiva il giorno del tuo funerale così:
“Egli ha raggiunto terre e cieli nuovi, ma il suo nome rimarrà negli annali d’oro dell’Unitre e nella storia dell’Associazione Nazionale e della vostra Sede di Spoleto. In modo particolare il suo ricordo rivivrà nei cuori dei congiunti e di tutti coloro che l‘hanno amato, conosciuto ed apprezzato.
Dal cielo egli ci aiuterà a proseguire con gioia il nostro cammino, per far sì che il nostro “progetto di vita” dell’Unitre, voluto da tanti per il bene della società, continui nel tempo”.
Angela Fedeli (Direttr. Corsi Unitre)

“A differenza di chi mi ha preceduto, la mia conoscenza con Giovanni risale solamente a due anni e mezzo fa. Ricordo come è avvenuta, quasi casualmente, mentre tutti e due facendo il giro della Rocca ed ammiravamo il panorama. Ci trovammo spalla a spalla e per quelle strane alchimie della vita, forse più per la sua propensione a coinvolgere le persone al colloquio, ci trovammo a parlare estasiati per un magnifico tramonto sulla Valle spoletana. Giovanni mi impose subito di dargli il “tu” e mi parlò dell’Unitre con toni così convincenti che non ebbi dubbi ad aderire immediatamente all’associazione. Ebbi successivamente modo di apprezzarne il valore e la chiarezza del Suo dire e del Suo raccontare, che noi tutti abbiamo avuto modo di apprezzare. A me preme mettere in rilievo l’aspetto umano di Giovanni così amichevole, coinvolgente e la Sua bontà che ti faceva sentire subito a tuo agio e ben accolto. Le purtroppo brevi rievocazioni che abbiamo affrontato sulla difesa di Roma al termine della seconda guerra mondiale ci hanno visto sul piano umano, prima che sul piano storico, cosi in simbiosi da stabilire un rapporto che reputo privilegiato e che mi fanno rimpiangere d’aver perso un grande uomo ma anche un grande amico. Giovanni ci mancherà e mi mancherà tanto. Ciao Giovanni (Carlo Augusto Dal Miglio)

La parola è passata poi ad Agostino che ha parlato delle sue grandi qualità di uomo di grande cultura, di uomo dalle doti morali ed umane, dell'importanza che l'Unitre ha avuto durante la sua Presidenza, del fatto che si vive nell'associazione un clima sereno, fattivo, grande eredità lasciata da Giovanni e che non si deve lasciare ma continuare con lo stesso ritmo, perché l'associazione ha una grande valenza in città sia dal punto di vista culturale sia umano.

L'aula era gremita di persone ed il silenzio prima e la commozione poi hanno dato origine ad un lungo applauso di approvazione e di saluto per il nostro caro Presidente, grande assente.

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