UniStra, il rapper Amir Issaa sale in cattedra

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Redazione

UniStra, il rapper Amir Issaa sale in cattedra

Mer, 11/10/2023 - 14:10

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All'Università per Stranieri di Perugia due giornate della musica che hanno visto come protagonisti cantanti studiosi e studenti

Terminate all’Università per Stranieri di Perugia le due giornate della musica che hanno visto come protagonisti cantanti studiosi e studenti. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito di un progetto più ampio che riguarda il diritto alla cittadinanza linguistica e culturale “Lingue Letterature e Culture Italiane”. L’evento è stato aperto dal prorettore, prof. Rolando Marini e dalla prof.ssa Sabrina Stroppa, direttrice del Dipartimento LiLAIM dell’Unistrapg e introdotto dalla prof. Borbala Samu dell’Unistrapg.

All’iniziativa hanno partecipato il cantante italiano Amir Issaa, la prof. Stefania Scaglione, docente di Linguistica all’Università per Stranieri di Perugia, il prof Yahis Martari, docente di Filologia classica e Italianistica all’Università di Bologna e il collettivo Rap Pirata (nella foto di seguito).

Queste giornate di studio hanno rappresentato un importante momento scientifico e didattico nel promuovere la comprensione interculturale e l’apertura alla diversità attraverso la musica e la comunicazione interculturale. L’Università per Stranieri di Perugia con questa tipologia di eventi si impegna a sostenere e celebrare la creatività degli artisti che contribuiscono a ridefinire il nostro concetto di identità culturale italiana che rientra nella mission dell’Ateneo.

“E’ un’iniziativa – ha dichiarato il prorettore, prof. Rolando Marini – di cui siamo molto onorati e speriamo possa avere un proseguo. Dal mio personale punto di vista come sociologo della cultura e della comunicazione – ha aggiunto Marini – posso dire che trovo un grandissimo interesse nel fatto che ormai da tanto tempo la musica rappresenta un punto di coagulo di tante istanze che impone la società ed è una modalità di partecipazione sociopolitica molto rilevante che ha soppiantato le modalità tradizionali attraverso cui si costruivano le culture sociali e soprattutto le culture politiche”.

“Il Dipartimento LiLAIM dell’Unistrapg ha voluto dedicare le prime due giornate della musica al rap e ai suoi interpreti – ha detto la promotrice dell’evento, Borbala Samu, docente di Glottodidattica e comunicazione interculturale all’Unistrapg – i quali, attraverso la loro creatività, portano la testimonianza di un’Italia nuova, ricca di culture e di diversità. Quest’incontro – ha aggiunto – interamente dedicato alle espressioni musicali di un genere è diventato una modalità per esplorare il profondo impatto che gli artisti contemporanei stanno avendo sulla società italiana e internazionale”.

La giornata si è aperta con un interessante intervento di Stefania Scaglione, docente di Linguistica all’Università per Stranieri di Perugia e autorevole esperta in politiche e diritti linguistici, integrazione linguistica dei migranti e scolarizzazione in contesti multilingui dal titolo “Di (s)barre, confini e periferie: giovani identità transnazionali e pratiche translingui al centro della scena” in cui ha esplorato le sfide e le opportunità legate alle identità transnazionali e alle pratiche translingui nella società contemporanea.

A seguire, il poliedrico rapper italiano Amir Issaa, nella doppia veste di scrittore e cantante, noto per le sue canzoni di successo, tra cui “Scialla”, “Non sono un immigrato” ha parlato del suo approccio innovativo con il rap, percepito come una risorsa per affrontare le sfide della dispersione scolastica, del disagio e delle discriminazioni. Ma Amir ha anche insegnato agli studenti le tecniche di come scrivere una perfetta strofa rap e cantarla con poche note.
Una modalità quella di Amir Issaa che ha proposto in giro per il mondo contribuendo a promuovere un’immagine contemporanea dell’Italia e degli italiani, esplorando le intersezioni tra la cultura hip hop e la società moderna.

Per il prof. Yahis Martari che ha discusso ampiamente con gli studenti sul rap dei nuovi italiani nel contesto edulinguistico ha ribadito che “attraverso le loro canzoni, i rapper raccontano i sogni e i problemi di una generazione multiculturale, le urgenze di una società in continua trasformazione e definiscono le loro identità plurime. L’incontro tra la lingua e la cultura italiane e le “culture altre” – ha concluso Martari – sta ridefinendo in modo significativo il panorama artistico, letterario e musicale del nostro Paese”.

La giornata si è conclusa con una brillante performance live di Rap Pirata, un gruppo di artisti umbri (Darn, Spice, Bad Crack, Soke, Leonardo grey, Matalostiaffo, iLL Janga) che porta avanti la passione per il rap e la musica come forma di espressione artistica autentica.

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