Il “Museo della Memoria, Assisi 1943 -1944” si arricchisce di un nuovo importante e prezioso oggetto: una delle bici di Gino Bartali
Il “Museo della Memoria, Assisi 1943 -1944” si arricchisce di un nuovo importante e prezioso oggetto: almeno fino al 24 settembre, l’esposizione allestita nei locali del Vescovado-Santuario della Spogliazione ospiterà la bicicletta con incastonata l’immagine della Madonna con cui Gino Bartali, nel 1949, arrivò secondo al Tour de France.
La due ruote, concessa temporaneamente dal collezionista Gianfranco Trevisan di Padova, è stata svelata durante la cerimonia di consegna svoltasi ieri nei locali del Museo (In piazza Vescovado n. 3 ad Assisi). “Oggi (ieri, ndr) è il suo compleanno – ha detto la nipote di Bartali, nato il 18 luglio 1914 a Ponte A Ema – e abbiamo deciso di portare qui la sua bici: per noi è un’emozione doppia e spero lui ne sia felice. Mio nonno ha fatto una grandissima attività nascosta, dicendo sempre che il bene si fa ma non si dice, e l’ha fatta con generosità e altruismo: non ha chiesto mai nulla in cambio, e penso possa essere grandissimo esempio per noi e per i ragazzi che possono imparare che gli eroi esistono e che l’uguaglianza e la solidarietà non devono mai essere dimenticate”.
Erano presenti anche il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino (“In questi luoghi Francesco si è spogliato e siamo lieti che tra quelli che hanno camminato in questi luoghi ci sia anche Bartali e la sua opera di salvezza”), il sindaco della Città di Assisi, Stefania Proietti, che ha donato a Gioia Bartali una spilletta con lo stemma di Assisi, e Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria. “Il museo – le sue parole – sta crescendo nell’apprezzamento dei visitatori, nelle iniziative nelle scuole, nella promozione di accoglienza di Assisi. Ci mancava la bicicletta di Gino Bartali ed ora grazie a questo collezionista e all’intercessione della nipote Gioia sarà un piacere ospitare un pezzo così importante di storia“.