Umbria Jazz Winter ha dovuto fare i conti con cancellazioni, ridimensionamenti e costrizioni imposte dalla pandemia ma risultati comunque positivi
Avrebbe dovuto essere l’edizione del ritorno alla normalità: purtroppo invece anche questa edizione di Umbria Jazz Winter ha dovuto fare i conti con cancellazioni, ridimensionamenti e costrizioni imposte dalla pandemia, con il pubblico che non ha potuto vivere al meglio la magica atmosfera che solitamente caratterizza il fine anno a Orvieto.
I risultati sono stati comunque positivi: oltre 4.500 paganti per gli eventi in programma al Teatro Mancinelli, al Museo Emilio Greco, alla Sala Expo di Palazzo del Popolo e al Palazzo dei Sette, con un cartellone che per qualità̀ è stato all’altezza della tradizione della manifestazione, con eventi esclusivi ed artisti di assoluto livello.
Del festival si è parlato e commentato molto su Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival e sui social: quasi 500mila le impression su Facebook, con oltre 2.500 reazioni e quasi 7.000 quelle su Instagram, con un incremento notevole dei contatti nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio.
Orvieto è tornata ad essere, dopo lo stop forzato dello scorso anno, grazie ad Umbria Jazz Winter, la vetrina invernale dell’Umbria con quel mix di cultura, spettacolo, e turismo che rappresenta un tassello imprescindibile dell’identità regionale. A conferma del grande richiamo della manifestazione i dati degli alberghi del territorio del territorio hanno registrato un’ottima affluenza nei giorni del festival. È d’obbligo ringraziare le Istituzioni, gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento.