Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e l'elaborazione sui nuovi contagi del dott. Luca Fusaro
In un’Italia che vede migliorare ovunque la situazione dei contagi Covid e soprattutto dei ricoveri ospedali (solo 5 regioni sono sopra la soglia critica di occupazione dei posti letto) l’Umbria si conferma zona gialla. Dove da lunedì 10 maggio entrano anche Puglia, Basilicata a Calabria. Insomma, aumenta ancora la parte d’Italia in cui ci si può spostare liberamente. Nessuna regione sarà in zona rossa: la Valle d’Aosta passa in arancione, come Sicilia e Sardegna.
In base al monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, sale ancora leggermente in Italia l’indice Rt, ora a 0,89 (era a 0,85 nel precedente rilevamento fatto venerdì scorso e riferito alla settimana antecedente). Sopra l’indice 1 solo Molise e provincia di Bolzano.
I dati umbri
In Umbria è calcolata a 0,93 (sempre riferito alla settimana precedente).
L’indice di occupazione dei posti letto è del 25% in terapia intensiva e del 24% per i ricoveri ordinari.
L’indice di incidenza
Prosegue invece il calo dell’incidenza, in Italia a 127 casi positivi al Covid per 100 mila abitanti.
Le elaborazioni del dott. Fusaro
Il dott. Luca Fusaro (laureato in Economia Applicata con la passione dell’approfondimento statistico) ha messo a confronto le regioni attraverso una elaborazione dei dati rispetto all’incidenza dei nuovi casi e alla variazione dei casi settimanali di contagio Covid.
“Da notare – evidenzia Fusaro – come regioni con un’alta incidenza dei casi nell’ultima settimana siano gialle come la Campania e altre come la Calabria e la Sardegna con una incidenza inferiore siano arancioni e rosse. Ottimo il risultato della regione Umbria”.
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Umbria, aggiornamento giornaliero sui contagi
In base al bollettino della protezione civile regionale (aggiornato alle ore 10.34 di venerdì 7 maggio), calano ancora in Umbria gli attualmente positivi al Covid. Sono ora 2645, di cui 159 ricoverati (20 in terapia intensiva). Con un decesso. I nuovi positivi sono 99, su circa 2500 tamponi processati.