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Umbri disciplinati su norme anti-Covid | Bilancio 2020 dei Carabinieri del Comando provinciale

Redazione

Umbri disciplinati su norme anti-Covid | Bilancio 2020 dei Carabinieri del Comando provinciale

Lun, 04/01/2021 - 17:30

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Su 62.073 persone controllate in riferimento alle norme per il contenimento della pandemia, solo il 3% sono state sanzionate

Come è tradizione, l’inizio del nuovo anno è l’occasione per condividere con la stampa il consuntivo delle attività e dei risultati ottenuti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia nel 2020.

L’anno appena trascorso è stato caratterizzato dalla pandemia di coronavirus, che ha costretto la popolazione ad affrontare condizioni di vita mai sperimentate prima.

Nel complesso delle iniziative messe in campo per prevenire la diffusione del virus, le istituzioni hanno dovuto rimodulare molti servizi, ricorrendo allo smart working e trasferendo sulla piattaforma digitale le attività quotidiane, abitualmente svolte a diretto contatto con la cittadinanza, per limitare la circolazione delle persone e evitare il collasso delle strutture sanitarie, fortemente impegnate nel curare i pazienti colpiti dalla nuova malattia.

Tutti i presidi aperti

Incardinata in una collaudata ed efficace sinergia tra tutte le forze di polizia e dagli indirizzi dettati dal Prefetto di Perugia, Armando GRADONE, e dal Comandante della Legione Carabinieri Umbria, Gen. B. Antonio BANDIERA, l’Arma dei Carabinieri ha mantenuto aperti al pubblico tutti i presidi sul territorio e, quindi, anche le 65 stazioni della Provincia di Perugia, comprimendo l’orario di apertura al pubblico e destinando maggiori risorse alle pattuglie sul territorio per incrementare al massimo la prossimità alla cittadinanza.

L’Arma garantisce un servizio di “pronto intervento” in grado di gestire le migliaia (156.000 circa) di chiamate pervenute nel 2020 al numero di emergenza 112, alle quali sono conseguiti interventi realizzati attraverso tutte le componenti operative dell’Arma dislocate sul territorio: dalle pattuglie delle Stazioni alle “Gazzelle” dei Nuclei Radiomobili, ai militari delle Aliquote di Primo Intervento. Si tratta di un numero eccezionale di servizi esterni, 43224 nell’anno appena trascorso.

Queste componenti sono anche chiamate a svolgere un delicato compito di prevenzione – in concorso con le altre forze di polizia – attraverso un costante controllo del territorio e della circolazione stradale: nel 2020 sono state controllate 79771 persone e oltre 57400 mezzi.

Norme anti-Covid

Oltre a garantire i consueti compiti istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di soccorso, di prevenzione e repressione dei crimini, nel 2020 uno sforzo importante è stato profuso per vigilare sul rispetto delle norme finalizzate al contenimento della pandemia: 62073 persone controllate e di queste sanzionate il 3% circa, 29899 invece gli esercizi commerciali verificati, per 8 dei quali sono state rilevate violazioni delle norme anti-covid. Segnale questo che dimostra ancora una volta come i cittadini della provincia di Perugia abbiano responsabilmente osservato i provvedimenti governativi.

La tradizionale vicinanza al cittadino, specie delle fasce più deboli, ha visto i militari dell’Arma, in aderenza ad una convenzione stipulata tra il Comando Generale e Poste Italiane, consegnare ed aiutare al ritiro delle pensioni per le persone over 75 che versavano in particolari situazioni di difficoltà.

Sul piano del contrasto alla criminalità, sotto il coordinamento del Procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, e del Procuratore di Spoleto, Alessandro Cannevale, nel corso dell’anno le donne e gli uomini dell’Arma perugina hanno tratto in arresto 240 persone (di cui, solo per citarne alcune, 14 per furto e 10 per rapina) e ne hanno denunciate 2774, con un forte impegno nel contrasto allo spaccio di stupefacenti, caratterizzato da 80 arresti e oltre 70 chilogrammi di droga di varia natura sequestrati. Numeri importanti, quelli dell’arma perugina, i cui militari procedono per il 68% dei reati commessi. Anche nel contrasto alla criminalità appaiono rilevanti le percentuali dell’impegno sul territorio: quasi l’84% delle denunce a piede libero e oltre il 62 % degli arresti nella provincia sono appannaggio dei Reparti dell’Arma.

La violenza di genere e il Codice Rosso

Una particolare attenzione, anche nell’anno appena trascorso, è stata dedicata alla violenza di genere e alla tutela delle vittime vulnerabili, i reparti dell’Arma hanno raccolto 149 denunce, eseguendo 26arresti, tanto d’iniziativa quanto in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Il 2020 è stato caratterizzato da alcuni fatti di cronaca di particolare rilievo: a giugno militari dell’Arma perugina hanno arrestato un giovane cittadino ecuadoriano residente a Bastia Umbra, resosi responsabile di violenza sessuale e lesioni personali aggravate cagionate ad una minorenne dopo una serata trascorsa in un pub del capoluogo.

Sempre in estate, ha destato particolare allarme per le modalità efferate e cruente la rapina consumata a Deruta il 18 luglio 2020: i malviventi si erano introdotti nell’abitazione in presenza dei proprietari e dopo averli immobilizzati, percossi e minacciati con una pistola ed un coltello, si erano fatti consegnare gioielli e beni preziosi. Gli autori sono stati scoperti e in autunno i carabinieri della Compagnia di Todi hanno tratto in arresto tre giovani, due cittadini italiani e uno di origine albanese.

Un altro grave fatto di sangue è stato l’omicidio di un giovane spoletino avvenuto la notte di ferragosto a seguito di una lite all’esterno di una discoteca di Bastia Umbra, per il quale i militari della Compagnia di Assisi, a seguito di articolate indagini, hanno arrestato 4 persone – una delle quali rintracciata in Germania e recentemente estradata – e ne hanno denunciate altre 5.

Il 23 settembre a Spoleto, all’interno del Duomo, è stato sottratto un reliquiario contenente alcune gocce di sangue di San Giovanni Paolo II: le immediate attività investigative, condotte dai carabinieri della Compagnia di Spoleto e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, hanno permesso di individuare l’autore materiale del reato.

La sicurezza nel territorio provinciale

Oltre all’attività della componente territoriale, l’Arma contribuisce alla sicurezza della provincia anche con i propri comparti di specialità:

  • il Gruppo Carabinieri Forestali di Perugia ha segnalato all’autorità giudiziaria 248 persone, elevando oltre 1487 contestazioni amministrative per un valore complessivo di 821.000 €, effettuando 84 sequestri penali e 72 amministrativi, nell’ambito di oltre 31.000 controlli concentrati nel settore delle utilizzazioni boschive, in quello relativo alla tutela del vincolo paesaggistico-ambientale, nel settore della tutela della fauna protetta e no, nel settore relativo ai rifiuti e agli inquinamenti;
  • il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità – particolarmente impegnato, in questo periodo, nell’attività di prevenzione della illecita commercializzazione di vaccini contraffatti – ha effettuato 1523 ispezioni, denunciato 84 violazioni penali, 74 contestazioni amministrative, elevato contestazioni amministrative per l’ammontare di 75.000 €, nonché sequestrate strutture per un valore complessivo di 388.000 €;
  • il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale ha arrestato una persona e ne ha denunciate 22 per reati nel settore della contraffazione e della illecita commercializzazione di opere d’arte, con circa 1000 beni archeologici ed antiquariali rinvenuti e 94 falsi sequestrati, per un valore economico complessivo stimato in 4,6 milioni di euro;
  • il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha effettuato 124 ispezioni, controllando oltre 421 posizioni lavorative. Dai controlli effettuati sono emerse 68 posizioni lavorative “in nero”, 137 lavoratori irregolari, 5 lavoratori clandestini, confluite in 123 denunce penali ed una persona arrestata per capolarato, 20 provvedimenti di sospensione delle attività controllate, e sanzionando i trasgressori elevando contestazioni amministrative per un totale di 311.000 €;
  • il Nucleo Operativo Ecologico ha eseguito oltre 157 controlli, segnalando all’autorità giudiziaria 148 persone e arrestandone 7, con il sequestro di 9 compendi aziendali per un valore di oltre 42 milioni di euro e l’elevazione di 18 contestazioni amministrative per un valore complessivo di 402.000 euro.
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