Sulla scia del successo dei due precedenti percorsi anche l'ultimo appuntamento del trekking urbano ha registrato il tutto esaurito. Protagonista l'acqua, ovviamente quella “del Sindaco” che ha fatto da filo conduttore per la passeggiata cittadina di giovedì 14 e domenica 17 agosto.
Questa iniziativa ha avuto l'intento di far conoscere le fontane del centro storico, quelle davanti a cui passiamo abitualmente, ma che non conosciamo poi così bene. Grazie al trekking urbano è stato possibile anche sapere da chi e per quale motivo sono state fatte costruire.Progettisti di fontane ed esperti d'idraulica spesso forzano i limiti delle proprietà fisiche dell'acqua, e per realizzare fontane studiano le varie possibilità di movimento: da un ritmo delicato a una forza furiosa; analizzano il suono dell'acqua: rilassante come quella di un rivolo o impetuosa come uno scroscio; esaminano l'aspetto dell'acqua: trasparente e liscia o bianca e spumeggiante. Alcune tra le città più grandi del mondo ed anche alcune tra le più piccole, si distinguono per le loro fontane.
L'intento degli organizzatori è stato quello di voler accrescere la conoscenza e l'apprezzamento della gente per quegli aspetti che rendono le fontane un successo nel vivacizzare gli spazi pubblici, affinché possano guardare differentemente le fontane che incontrano nelle loro città o nei loro viaggi.Durante il trekking urbano dedicato alle fontane è stato inoltre possibile degustare le varie acque di Spoleto, ricca di sorgenti e fonti.
A rendere ancora più interessanti i percorsi sono state le guide d'eccezione, l'autrice di un libro sulle fontane, sig.ra Lidia Antonini ha accompagnato i trekker alla scoperta delle fontane, mentre il sig. Graziano Bocci del CAI di Spoleto ha fatto da cicerone al gruppo in visita ai giardini privati.Quest'ultimo percorso ha riscosso un successo, che nonostante le previsioni, ha sorpreso gli organizzatori e la Pro- Spoleto: inizialmente previsti 30 posti, da subito aumentati a 40, sabato pomeriggio sono state oltre 100 le persone che hanno partecipato all'iniziativa!
L'itinerario ha avuto inizio nella “Galleria Open Art ” del pittore e scultore Giampiero Panella, il quale ha presentato il suo giardino, realizzato nel 2000 nello spazio sottostante piazza della Signoria. Il padrone di casa ha illustrato le sue opere e la finalità del suo giardino che è quella di essere uno spazio espositivo a cielo aperto il luogo dove lui vive e lavora.Seconda tappa è stata il giardino pensile di via Pontano, lo spazio sovrastante la cosiddetta Curva di Picchi, per poi arrivare nel giardino di palazzo Marignoli, che ha affascinato ogni ospite per la raffinata eleganza con cui è stato realizzato, che simboleggia l'unione tra natura e cultura.Ultima tappa del percorso, passando attraverso il ritrovato vicolo delle Murelle, è stato il giardino interno del Cavaliere Palace Hotel che ha sorpreso i partecipanti, perché nessuno si aspettava un'oasi verde tra i palazzi storici di borgo.
Molti anche i turisti e le persone venute da varie città dell'Umbria attratte da questo evento.”Ciò testimonia che gli eventi di qualità e grande livello si sposano benissimo con la nostra città” afferma Luciano Belli, presidente della Pro Spoleto. “Vogliamo che questa iniziativa continui, visto che la formula funzione perfettamente”.In effetti non esiste una ricetta segreta per realizzare “piccoli gioielli” come il trekking urbano, basta unire la competenza e la professionalità dei vari soggetti coinvolti e l'alchimia che ne esce è di sicuro successo.In questo caso la Event by Event Srl ha curato l'organizzazione, su incarico della Pro loco, il CAI ha fornito un fine conoscitore di piante ed alberi, e l'hotel dei Duchi, il Cavaliere Palace Hotel e la residenza d'Epoca Palazzo Dragoni hanno accolto i gruppi al temine delle passeggiate, offrendo un delizioso “aperi-cena” a base di prodotti tipici rigorosamente a KM 0.
“Unire le eccellenze architettoniche e paesaggistiche con quelle dell'eno-gastronomia è il nostro intento principale” afferma Fabrizio Gentili, presidente di Event by Event. E possiamo dire che l'intento è stato raggiunto in pieno.