Il gruppo consiliare ‘Castello Cambia’ ha inviato, il 15 aprile scorso, la richiesta di convocazione della Commissione Servizi al sindaco di Città di Castello e al presidente dell’organismo consiliare Giovanni Procelli, “perché si affronti al più presto la gravissima problematica dell’incidenza tumorale nel nostro Comune“.
“Come appreso dalle cronache in occasione del dibattimento e audizione in Commissione Ecoreati, – spiegano i consiglieri Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci – il 28 marzo sono stati divulgati dati epidemiologici relativi alle cause di mortalità nel territorio regionale umbro, in parte diversi da quelli contenuti nel Registro tumori della Regione Umbria, che parla di circa 3077 morti all’anno in Umbria per neoplasie dal 2007 al 2016. Tali dati, vengono in qualche modo smentiti dal prof. Ferrara, che parla di circa ‘4000 morti per cancro ogni anno’, un numero decisamente maggiore, di un quarto”.
Dati allarmanti caduti praticamente nell’indifferenza generale, così come quelli che il responsabile del Registro Tumori, dott. Stracci, ha divulgato in data 29 marzo, relativi al 2016, evidenziando quanto le neoplasie siano distribuite in maniera estremamente elevata soprattutto in due territori, ai confini Nord e Sud della regione
La “fotografia statistica”, pur non essendo indagine epidemiologica, rappresenta il fatto che, nel tempo, il territorio tifernate è sempre “sopra la media per incidenza di nuovi casi e per mortalità”: nella statistica dei “nuovi casi maschili” Città di Castello, dal 2011 al 2015, è a 838,48 ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media regionale di 752,4; per le donne, il dato è inferiore (561,27) ma pur sempre sopra la media regionale (525,84).
Anche i dati sulla mortalità per neoplasie pongono il Comune di Città di Castello al di sopra della media regionale. In relazione a tutto ciò, Castello Cambia chiede la convocazione urgente della Commissione, con audizione dei responsabili degli Enti preposti alla salvaguardia e tutela della salute dei cittadini e del Responsabile Registro Tumori, dott. Fabrizio Stracci, “per comprendere meglio le cause di tale incidenza e avere un confronto sulle modalità e sugli interventi territoriali con cui sindaco, assessore regionale e responsabili Asl e Arpa intendono fronteggiare un problema così grave che colpisce la popolazione altotiberina, e tifernate in particolare”.