I consigli dei carabinieri della locale stazione per difendersi dalle diffuse truffe agli anziani. Assessore Cerquglia: iniziative da ripetersi
Una perdita di gas, l’incidente di un parente, un amico di famiglia, il postino che ti porta la bella notizia di un insperato rimborso al conto in banca che non torna e va verificato: queste sono solamente alcune delle truffe più comuni che trovano negli anziani le vittime predilette.
Ecco, allora che a Monte Castello di Vibio la locale stazione dei carabinieri (nella foto di repertorio) ha organizzato un incontro, tenuto dal Luogotenente C.S. Claudio Saioni, in cui è stata invitata la cittadinanza a riflettere sul tema, sempre più attuale delle truffe a danno degli anziani.
L’assessore comunale Agnese Cerquaglia ha sottolineato che tali iniziative andrebbero ripetute in tutti i comuni, soprattutto quelli più piccoli e con un’alta percentuale di popolazione anziana, ribadendo l’importanza della vicinanza del Corpo dei Carabinieri, a garanzia di sicurezza, protezione e soprattutto prevenzione. La pandemia non ha fatto altre che acuire il problema delle truffe agli anziani, che nel nostro comune raramente sono lasciati da soli, ma ciò non li rende immuni dal cadere nelle trappole tese dai truffatori”.
Il militare ha dato alcuni preziosi consigli per difendersi come per esempio, fare sempre attenzione diffidando da chi si incontra per la prima volta; chi si presenta come amico di famiglia e non lo si riconosce, non è difetto della memoria, ma è possibile che non lo si abbia mai visto; i truffatori entrano in casa con un sorriso, ben vestiti, cordiali e sorridenti; un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell’INPS o dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso, e non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio. La sua visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo. Si hanno tutti i diritti di contattare l’azienda interessata anche se si presenta qualcuno che afferma di appartenere alle forze dell’ordine munito di tesserino, chiedergli il nome, farlo attendere fuori e chiamare per conferma il 112; non andare mai a prelevare da solo i contanti allo sportello; se fuori casa, qualcuno si rivolge con un pretesto insolito, considerarlo un potenziale truffatore, entrare in un bar o chiedere aiuto.
Chiedere aiuto non è da deboli, le forze dell’ordine sono sempre pronte a proteggere e ad intervenire, occorre comunque anche la collaborazione del vicinato, perché è sempre meglio segnalare un sospetto che lasciar correre, tanto qualcuno se ne occuperà”.