Di Giampaolo Emili (*)
Merita una puntualizzazione l’intervento on line del sig. Rossano Rubicondi della Camera del Lavoro di Perugia, anche da chi non è un tecnico della materia.
Egli ricorda che le cause di lavoro e le procedure concorsuali (fallimenti e concordati preventivi) relative ad imprese della Media Valle del Tevere sono state portate, a seguito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie, dalla competenza del Tribunale di Perugia a quella di Spoleto. E lamenta che presso tale ultima sede non ci sarebbe un giudice né tempi ragionevoli per espletarle. Di conseguenza centinaia di lavoratori si troverebbero, a Suo dire, in nuove difficoltà, in particolare quelli della F2M di Marsciano, che attendono l’omologazione del concordato per poter percepire il TFR dal Fondo di Garanzia dell’INPS.
Che sia intenzione del sig. Rubicondi strumentalizzare le comprensibili difficoltà dei dipendenti delle imprese in crisi per rilanciare la modalità accentratrice perugina e la pretesa di certa sinistra di riaccumulare su Perugia anche il carico giudiziario della ex Sezione di Todi ? Allora non meriterebbe risposta. Basterebbero i dati pubblicati in questi giorni: una causa civile in media viene definita a Spoleto in 308 giorni, contro i 424 di Perugia e i 324 di Terni. Nell’anno 2013 il Tribunale di Spoleto ha introitato 2.213 affari iscritti e ne ha definiti 2.713. Il cumulo giacente è diminuito di 500 procedure. A Perugia ne sono stati chiusi assai meno di quanti ne siano stati aperti nel frattempo. Il cumulo è aumentato. Comunque un anno e mezzo di esperienza ha convinto anche quegli utenti e professionisti che, pur senza pregiudizi, però erano perplessi: il lavoro è molto più semplice, rapido e accessibile presso il Tribunale dell’Umbria centrale, cioè Spoleto.
Se invece il Rubicondi parlasse sinceramente per i suoi assistiti, allora siamo davvero solidali con questi ultimi e con i troppi altri che (a Marsciano, come a Perugia, a Spoleto, a Terni e altrove) sono alle prese con aziende in crisi, diritti da riscuotere e procedure concorsuali lente e complesse. Tutti però sanno che presso qualunque Tribunale italiano questi procedimenti sono lunghi e tormentati per questioni intrecciate ed obblighi da rispettare: non solo a Perugia (dove, caro Rubicondi, bisogna ormai prendere appuntamento con la Cancelleria dieci giorni prima anche solo per visionare un fascicolo e ordinare una copia!), ma anche a Spoleto, a Terni e dovunque. Questa situazione giudiziaria è dovuta soprattutto alla grave mancanza di personale amministrativo nei Tribunali, come denunciato anche dalla ANM. E a questo proposito vogliamo sperare che si concretizzino per tutti e tre i Tribunali umbri le possibilità annunciate dal Viceministro Enrico Costa nella sua recente visita a Spoleto, durante la quale ha elogiato la esemplare disponibilità funzionale degli Uffici giudiziari, l’eccellente logistica e accessibilità, il sacrificio del personale, di cui sicuramente anche il Rubicondi si impegnerà a chiedere l’incremento, visto che il rapporto con la popolazione amministrata è molto penalizzante per il nuovo polo di Spoleto rispetto a Perugia e Terni, sia quanto ai magistrati sia quanto ai cancellieri.
(*) Consigliere comunale di Spoleto, Capogruppo Lista Due Mondi