Sabato il confronto con i parlamentari | Gasparri (Cna Trasporti): pronti alla mobilitazione se non arriveranno segnali concreti dal Governo
Il mondo del trasporto manda un ultimatum al Governo: mobilitazione se non ci sarà una risposta immediata e adeguata al problema del caro gasolio. Poi, si potrà parlare del pacchetto di riforme strutturali del settore messo sul tavolo dalla vice ministro Teresa Bellanova.
Questa la presa posizione di Cna Trasporti in Umbria, che per sabato (ore 10 al Quattrotorri di Perugia) ha organizzato un confronto con i parlamentari e i rappresentanti della Regione determinata dall’emergenza di quella che gli imprenditori chiamano “un’economia di guerra” a seguito dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni alla Russia.
Le riforme del vice ministro Bellanova
“Innanzitutto cerchiamo di far fronte all’emergenza del caro carburante, poi saremo pronti ad affrontare le proposte di intervento strutturale arrivate dal governo. Per le imprese non c’è più tempo e la misura è ormai colma” dice Marina Gasparri, responsabile umbra trasporti della CNA. Che si fa interprete degli enormi disagi delle imprese del settore mentre la trattativa con il governo sembra essersi arenata.
Nell’ultimo incontro nazionale la vice ministra Bellanova ha messo sul tavolo della trattativa un pacchetto di provvedimenti che, solo potenzialmente e solo in un futuro non immediato, riscriverà le regole del settore, rimuovendo alcune delle criticità strutturali del comparto. “Peccato – commenta Gasparri – che si sia rimandato ad altra sede e ad altro momento il problema del caro carburante. Intendiamoci – aggiunge Gasparri – la proposta è di per sé importante, ma è fuori tempo”.
L’emergenza caro-gasolio
Cna Trasporti ribadisce che l’emergenza, ora, è un’altra. Perché dopo mesi di aumento progressivo del costo del carburante e dell’Ad blue, che hanno raggiunto rispettivamente i 2,30 euro medi e 1 euro e 30 al litro, il fatturato delle imprese è già andato in fumo e oggi i mezzi sono costretti a viaggiare in perdita per garantire i contratti.
“È questa – spiega Marina Gasparri – l’emergenza del momento. Non affrontarla subito e con strumenti dall’effetto immediato, significa condannare alla morte migliaia di imprese. La risposta del Governo non può essere un taglio di 15 centesimi/litro del carburante. Serve un intervento più drastico, con crediti d’imposta e sforbiciate vere alle accise, e serve mettere fine alle speculazioni ormai palesemente in atto, per ammissione dello stesso ministro Cingolani”.
Il confronto di sabato
Saranno questi i temi che Cna porterà all’attenzione dei deputati e dei senatori di tutte le forze politiche e della presidente della giunta regionale, all’assemblea straordinaria che abbiamo convocato per dopodomani, sabato 19 marzo, alle ore 10, al centro congressi dell’hotel Quattrotorri a Perugia.
Si prepara la protesta
“Da lì – aggiunge Gasparri – valuteremo la necessità di altre forme di mobilitazione, se dal Governo non arriveranno segnali più concreti. Siamo consapevoli della situazione internazionale e, come sempre, ci muoveremo con responsabilità, ma a questo punto è possibile che se si troverà l’accordo tra tutte le associazioni del trasporto, si andrà anche verso il fermo nazionale del settore”.
Il fermo del trasporto, a livello nazionale, è stato fissato per il 4 aprile.