L'esame autoptico ha rivelato un forte trauma alla testa (nonostante il 23enne avesse il casco) e al torace | Stasera camera ardente nella palestra polivalente, domani le esequie nella chiesa di San Francesco
E’ stata effettuata il 25 maggio, all’ospedale di Branca, l’autopsia sulla salma di Giovanni Pierotti, il 23enne eugubino trovato morto in un canale di scolo dopo la caduta dal suo scooter lungo la cosiddetta Strada Dritta nei pressi di Cipolleto.
Da quanto emerge, secondo alcune indiscrezioni, il decesso sarebbe stato causato da un forte trauma alla testa (nonostante il ragazzo avesse il casco), dove sarebbe stato trovato un grosso ematoma, ma l’urto avrebbe interessato anche il torace. Alla luce di questo quadro la morte sarebbe stata pressoché istantanea o comunque molto rapida appena dopo l’incidente.
Sempre nella giornata del 25 maggio sono stati fatti anche prelievi per gli esami tossicologici, il cui esito, però, sarà noto tra un paio di settimane. Il nulla osta del magistrato per la restituzione della salma ai familiari dovrebbe avvenire proprio questa mattina (26 maggio), così da poter dar luogo ai funerali venerdì 27, alle ore 15, nella chiesa di San Francesco. A celebrare il rito saranno il parroco di Ponte D’Assi Don Lanfranco Conti e il vescovo Luciano Paolucci Bedini. Questa sera (26 maggio), intanto, è prevista la camera ardente nella palestra polivalente, alle 21, per un momento di preghiera.
Per venerdì 27 maggio è stato proclamato anche il lutto cittadino. Nel ricordo di Giovanni e nella partecipazione al dolore della sua famiglia, degli amici e dell’intera comunità, il sindaco di Gubbio ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e invita tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni, le associazioni e i titolari di attività private di ogni genere a esprimere la propria partecipazione nelle forme ritenute più opportune. Si invitano in particolare i titolari di attività commerciali, in concomitanza dell’orario delle esequie (ore 15), ad abbassare le saracinesche in segno di raccoglimento.
Giovanni Pierotti, quella maledetta notte stava rientrando nella sua casa di Ponte D’Assi dopo una giornata di lavoro nel bar di Corso Garibaldi, dov’era cameriere e pizzaiolo. Il giovane era anche un bravissimo cestista dell’Emi Basket Gubbio. A darne un ricordo breve ma esaustivo è l’oratorio Don Bosco, dove il 23enne ha frequentato per molto anni il centro estivo: “Giovanni era un ragazzo gentile, allegro e con gli occhi sempre sorridenti”.