“Tra i tagli che saranno effettuati dal Governo Berlusconi per recuperare l'ICI, la detassazione degli straordinari e gli aiuti per l'Alitalia spunta anche la a chiusura della biglietteria delle stazioni ferroviarie di Assisi e di Spoleto”. Lo annuncia il consigliere regionale Giancarlo Cintioli, riportando la questione di cui si discute da anni alla ribalta delle cronache.
Secondo il consigliere regionale Giancarlo Cintioli questa ipotesi, diffusa dalla stampa nazionale, e confermata ufficiosamente anche all'assessore regionale Giuseppe Mascio, va scongiurata immediatamente per evitare di penalizzare ulteriormente l'Umbria.
“La chiusura delle biglietterie delle stazioni di Assisi e Spoleto, infatti, – commenta Cintioli – costituisce un altro colpo al sistema ferroviario umbro dove su 30 stazioni in realtà lo Stato garantisce l'apertura soltanto per quelle di Perugia- Fontivegge, Assisi, Foligno, Spoleto e Terni. A queste vanno aggiunte quelle del servizio regionale, ossia Fossato di Vico, Perugia-San Giovanni, Attigliano e Orvieto, aperte solo grazie ai fondi Regione Umbria. Tutte le altre stazioni sono chiuse o, nel migliore dei casi, ci sono macchine automatiche per il rilascio dei ticket”.
Per il consigliere regionale del Partito Democratico è assurda la decisione di dismettere le biglietterie delle ferrovie di Spoleto e di Assisi perché questo, oltre a penalizzare il territorio, crea un notevole disservizio in aree che hanno anche una grande valenza turistica. La chiusura delle biglietterie, inoltre, rischia di penalizzare anche i livelli occupazionali di un territorio già in sofferenza per la crisi che ha colpito diversi comparti economici.Per Cintioli è palese la contraddizione che vede, da un lato, il Governo pronto a depotenziare i servizi presenti sul territorio per mantenere fede alle promesse elettorali fatte in campagna elettorale e, dall'altro, la Regione Umbria impegnata con forza non solo ad evitare lo smantellamento degli stessi bensì a mantenerli e a potenziarli anche a costo di investirvi risorse proprie.Proprio per questo, secondo Cintioli, è necessario che le istituzioni, i parlamentari dell'Umbria, i cittadini e le diverse categorie sociali sostengano l'Assessore regionale Giuseppe Mascio in una battaglia che equivale a difendere la dignità di un territorio.