Sono 1.000 gli abitanti del marscianese che hanno passato la notte fuori dalle proprie abitazioni. La maggior parte ospitate da parenti ed amici (950, di cui 450 circa hanno deciso autonomamente di non rientrare a casa), solo una cinquantina hanno trovato accoglienza in una balera del luogo.
A Spina di Marsciano si sono concentrati i danni maggiori, specie alla chiesetta. Il centro storico è interdetto ad eccezione dei tecnici che hanno avviato l’attività di monitoraggio delle singole abitazioni per verificarne la staticità.
L’attività sismica è continuata durante la notte con un paio scosse che hanno sfiorato il 2° della Richter (la più forte registrata alle 7.50 di questa mattina): le altre sono state solo strumentali.
E strumentale è stata l’attività che ha interessato lo spoletino, dove alle 18.58 sempre di ieri si è avvertita la scossa (2.8) che ha avuto come epicentro la zona compresa fra Castel Ritaldi, Campello e la città del festival.
Il sindaco Daniele Benedetti stamattina ha tenuto un briefing con la responsabile della Protezione Civile Stefania Fabiani. “Dalle verifiche effettuate – ha spiegato il primo cittadino – la scossa di ieri non ha procurato alcun danno. Le informazioni che abbiamo finora acquisito sull’andamento dell’attività sismica non fanno ipotizzare alcun tipo di allarme. La Protezione civile di Spoleto resterà comunque allertata, insieme alla sala operativa, anche per i prossimi giorni in costante contatto con gli organismi regionali e nazionali”.
(foto di L.C. per Tuttoggi.info)
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