di Luca Biribanti
La mobilitazione nazionale del personale della scuola ha coinvolto, nella giornata di oggi, anche Terni. Dalle 15 a Piazza Tacito si è svolto un sit-in in difesa del mondo scuola contro le nuove riforme della Gelmini e le direttive politiche del Governo. A prendere parte alla protesta un centinaio di persone, complice l'orario non troppo favorevole e un caldo torrido forse, che si sono incatenate simbolicamente lungo il perimetro della fontana. Il sit-in è stato organizzato dalla Sindacato Scuola della Cgil con partecipazione di delegazioni della Fiom, col Presidente Attilio Romanelli, e del Partito di Rifondazione Comunista col Capogruppo Damiano Stufara. I motivi alla base del movimento di protesta sono compresi nella tendenza a dequalificare la Scuola da un punto di vista didattico e strutturale; tagli al personale, inadeguatezza del rapporto tra personale di sostegno e ragazzi portatori di handicap bisognosi (1 docente per ogni 2,8 studenti), abolizione del tempo pieno, maestro unico e la politica finanziaria volta a dirottare fondi su scuole private e confessionali a danno del patrimonio pubblico della scuola. A prendere la parola è stato Tommaso Dionisi, responsabile scuola Cgil: “La situazione è inaccettabile. La scuola sta subendo danni irreparabili ed è nostro dovere far sentire la nostra voce. Uniti è possibile lottare per la difesa di uno dei diritti costituzionali più importanti, quello che garantisce l'Istruzione a tutti. Il problema dei precari ci riguarda da vicino, perché proprio dagli insegnanti dipende la qualità dell'insegnamento nelle scuole e abbandonarli significherebbe impoverire anche i nostri figli privandoli di un'istruzione adeguata”. Anche Damiano Stufara ha speso parole pesanti nei confronti del Governo: “Ogni volta che si deve far cassa si attinge alla scuola o al settore del pubblico impiego. Questa tendenza sta producendo un depauperamento del patrimonio scolastico. È ora che anche l'umbria e Terni facciano sentire la loro voce di protesta”. Presente alla manifestazione, anche in vece del Sindaco impegnato nei Consigli, l'Assessore alla Cultura Simone Guerra che condivide una posizione di solidarietà coi precari: “Il problema della Scuola è uno dei più importanti da affrontare. Il grado di democrazia di un popolo si misura dalla Sanità e dalla Scuola e, nel nostro caso, il sistema educativo sta subendo gravi danni a causa di scelte politiche sbagliate”.